Circa 5 milioni. Questo è il bilancio degli incassi dopo la risoluzione delle comproprietà. La migliore operazione in assoluto, dal punto di vista finanziario, è stata quella che ha riguardato Marco D’Alessandro. Riscattato per 500.000 euro dal Cesena, dove aveva appena conquistato da protagonista la promozione in serie A, è stato immediatamente venduto all’Atalanta per 3 milioni. Una plusvalenza netta di 2,5 milioni, considerando che il giocatore era uscito dal vivaio.
D’Alessandro piaceva parecchio anche all’Udinese, che ha tentato di inserirsi nella trattativa nelle ultime ore ma la Roma ha mantenuto la parola data al club bergamasco. Proprio con l’Udinese si sono conclusi due affari: Nico Lopez, valutato 7 milioni, diventa tutto dei bianconeri per 3,5 mentre Verre, (valutato 3 milioni) torna alla Roma per 1,5. Così entrano nelle casse giallorosser altri 2 milioni, anche qui con una discreta plusvalenza (e una leggera minusvalenza per Verre). E’ possibile che questa differenza serva a pagare le rate per l’acquisto di Benatia dell’estate 2013, o che viceversa servano come anticipo per un nuovo affare di mercato con l’Udinese.
L’unico segno negativo si registra con il Crotone, a cui Sabatini ha dovuto versare 400.000 euro per riavere il cartellino di Stefano Pettinari (che potrebbe ripartire). Chiusura per il terzino Stefano Sabelli, che Sabatini ha volontariamente perso alle buste incassando 600 mila euro dal Bari. In totale, quindi, la Roma dalle comproprietà ha incassato 6,6 milioni spendendo poco più di 1,5 milioni.
Fonte: Corriere dello Sport