(M. Cecchini) Mettetevi comodi, perché l’impressione è che per sapere il nome del nuovo commissario tecnico della Nazionale occorrerà aspettare agosto. I contatti informali che ci sono stati ieri tra i vari responsabili degli organi federali (Leghe, Assocalciatori e Assoallenatori) hanno sancito lo stallo con cui si andrà al consiglio federale di lunedì, in cui il presidente Abete e il c.t. Prandelli formalizzeranno le loro dimissioni irrevocabili, anche se il vicepresidente Giancarlo Tavecchio ieri ha detto che chiederà al numero uno federale di ritirarle (ma non sarà accontentato).
Stop alle spese Se la Lega di A vede con favore l’ipotesi di un allenatore azzurro da prendere sul mercato spendendo perciò il budget a cui Prandelli ha rinunciato – circa 1,7 milioni a stagione – e puntando direttamente a Massimiliano Allegri e Roberto Mancini, a mettersi di traverso al momento c’è di sicuro la Lega Pro e soprattutto la Lega Dilettanti, rappresentata da Tavecchio, che ad agosto (forse l’11, se i tempi tecnici lo consentiranno) entrerà nell’assemblea federale per l’elezione del nuovo presidente con le stimmate del favorito. Motivo in più per non avere fretta, tanto più che la sua idea di base è diversa dalle altre, ovvero: «Rifondare una cantera di tecnici della Nazionale per creare successioni senza traumi». La sua idea originaria ormai è nota: affidare la panchina azzurra ad Alberto Zaccheroni per far crescere in un biennio – questa sarà la durata del contratto per il c.t. – la posizione di Antonio Cabrini, allenatore della selezione femminile. Adesso le quotazioni di Zac sono in netto calo (anche se tuttora viene ricordato come abbia allenato anche Juve, Milan e Inter) e per questo piace parecchio il saggio (e più economico) Francesco Guidolin, supervisore dell’Udinese. Poco spazio, invece, alle ipotesi Baggio o al tandem Cannavaro-Gattuso. In calo anche la candidatura Spalletti.
Spagna: Ancelotti Con queste premesse, anche le voci che si rincorrono dalla Spagna – che vogliono in corsa anche Carlo Ancelotti, logorato dal rapporto col presidente Florentino Perez – non sono convincenti, proprio perché non in linea con la rifondazione al risparmio voluta dal possibile nuovo presidente federale.
Parla Cabrini Sul tema c.t. ieri è uscito allo scoperto lo stesso Cabrini.«Sono un uomo della Federazione e per questo si è parlato di me. Il candidato ideale? Più che dal nome, molto dipende dal discorso economico. Lavorare in coppia con Guidolin? Sono possibili tante soluzioni. Adesso sono giornate convulse. Lasciamo lavorare e decidere chi ha le competenze per farlo. Una cosa è certa: a prescindere dal nome del nuovo c.t. serve una grande ristrutturazione del sistema calcio. Ma questa volta davvero con idee nuove». Un programma di governo condiviso anche dal vicepresidente dimissionario Demetrio Albertini (e candidato in pectore ad agosto) che, per decisione di Abete, lunedì coordinerà il tavolo sul tema allenatore.
Grazie Mangaratiba I titoli di coda li lasciamo ai 50 mila euro di contributo che la Figc ha erogato alla Prefettura di Mangaratiba per la ristrutturazione di un impianto sportivo polivalente. Come dire, la spedizione azzurra in Brasile non si può dire essere stata totalmente inutile.