(D. Stoppini) Magari ci penserà James Pallotta a tranquillizzare tutti. Perché qualche nodo c’è, qualche camicia stropicciata nell’armadio della Roma che oggi pomeriggio vola a Boston, a casa del presidente, per la terza tournée precampionato consecutiva negli Stati Uniti. State uniti per vincere, in fondo proprio questo potrebbe essere il senso del discorso che Pallotta vorrà fare ai giocatori. Per parlare con Gervinho, però, ci vorrà qualche giorno in più. Perché l’ivoriano oggi non salirà sul Roma-Boston: alcuni problemi familiari hanno costretto il giocatore a restare in patria. Ma certo la coincidenza con la partenza della squadra per gli States qualche legittimo dubbio l’ha fatto venire. Anche perché la questione esplosa alla fine dello scorso campionato sull’adeguamento del contratto non è (ancora) stata risolta.
Le voci Passi avanti sì, ma non al punto di arrivare al brindisi. La situazione è chiara: Gervinho guadagna 2,3 milioni di euro netti a stagione, la Roma gli ha proposto un adeguamento di poco inferiore ai 3 milioni, l’attaccante invece vorrebbe firmare a 3,5. Nei giorni scorsi l’agente Boisseau — lo stesso di Garcia e del neoacquisto Keita — è stato a Trigoria: niente da fare, nessun accordo, anzi pure qualche tono un po’ troppo sopra le righe tra il procuratore e il d.s. Sabatini. E a questo punto è bene raccontare come da Trigoria filtri un certo ottimismo sul caso: Gervinho si aggregherà ai compagni presto, dovrebbe saltare solo la prima amichevole con il Liverpool. Meno concilianti gli spifferi che vengono fuori da fonti vicine al calciatore, che sarebbe sì alle prese con problemi familiari, ma allo stesso tempo sarebbe deciso a tenere il punto fin quando non avrà ricevuto garanzie sull’adeguamento. Alla fine della fiera la sensazione è che un accordo in qualche modo si troverà. Perché Boisseau comunque mantiene un buon rapporto con la Roma: ha da poco chiuso per il rinnovo di Garcia fino al 2018 e portato a termine l’affare Keita. E in ogni caso non si può dire che la mossa dell’ivoriano abbia trovato impreparata la società, ben consapevole dell’effetto domino scatenato dal rinnovo di Pjanic.
Ancora Toloi Effetto domino che non ha toccato Benatia, lui sì regolarmente tra i convocati per gli States. Il termometro delle ultime ore racconta di un marocchino che si sarebbe quasi «rassegnato» all’idea di restare in giallorosso. Il caso resta aperto, comunque. A Trigoria aspettano offerte ricche, ma allo stesso tempo non possono non tenere in considerazione il suggerimento di Garcia, che in un senso o nell’altro ha chiesto di risolvere tutto entro fine mese. E allora Sabatini lavora su più tavoli: con il San Paolo è ripartito il dialogo per il ritorno di Toloi, monitorata pure la situazione Rolando con il Porto. Ljajic e Destro Monitoraggio che va fatto pure intorno a Ljajic: la cessione del serbo può liberare il posto per Ferreira Carrasco, che aspetta solo un cenno per raggiungere la Roma. Servono 15 milioni per convincere i giallorossi. Almeno 10 in più per portare via Destro, pure lui tra i 31 convocati di Garcia: oltre a Gervinho, nei prossimi giorni si aggregherà anche l’infortunato Balzaretti. Assenti i reduci dal Mondiale Maicon e Torosidis, non partono neppure Jose Angel (torna in Spagna), Viviani (vicino al Leeds) e Curci (c’è il Fulham). Contorni di un mercato che regalerà altri giri di valzer, c’è da giurarci.