(V. Lops) – Da quando è finito il campionato e da quando si è difatti aperta la finestra di rinnovamento degli organici non è che sia andata benissimo alle squadre di calcio italiane quotate in Borsa. Negli ultimi tre mesi Juventus, Lazio e Roma sono tutte in forte calo. Eppure hanno compiuto operazioni di calciomercato. La Roma ha comprato Iturbe, la Juventus ha acquistato dal Real Madrid il centravanti Morata, la Lazio ha acquistato il nazionale italiano Parolo. Ma tra calciomercato e andamento delle azioni in Borsa c’è un rapporto di amore e odio. Non è infatti scontato che nel momento in cui una società rinforza il proprio organico rinforzi automaticamente il proprio valore in Borsa. Spesso gli investitori valutano più l’effetto dell’esborso che non (il meno palpabile finanziariamente) l’apporto che potrebbe dare a prestazioni e conti in bilancio il nuovo talento portato in rosa.
La Juventus e la Lazio hanno perso il 9% e la Roma ha ceduto addirittura il 55%. La Roma, nel giorno in cui annunciava l’acquisto del laterale offensivo del Verona Iturbe per 31 milioni di euro senza contropartite tecniche, crollava del 30%. Ma non bisogna dimenticare che in quella data, 18 luglio, si chiudeva l’aumento di capitale partito il 30 giugno. Operazioni che tendono a penalizzare le quotazioni in Borsa. Mentre resta aperto (e quindi lascia ancora dubbi) il dibattito sul progetto del nuovo stadio.
E la Juventus? Il giorno in cui Antonio Conte si è dimesso dalla panchina (15 luglio) ha ceduto il 12,5%. E il giorno dopo, quando è stato presentato il nuovo tecnico Massimiliano Allegri ha chiuso in ribasso del 4,67%. E poi c’è la Lazio che nell’incertezza dei prossimi acquisti presenta un bilancio estivo borsistico in flessione. Come dire che al momento le operazioni di calciomercato non hanno conquistato gli investitori concentrati unicamente su fatturato e utili. Numeri che al momento vedono ancora lontane le italiane quotate dal Manchester United, che capitalizza oltre 3 miliardi di dollari (contro i 300 milioni di Juve, i 91 della Roma e i 47 della Lazio) e che fattura il doppio rispetto alla Juventus e cinque volta la Roma.
Al momento però, tra gli alti e bassi del calciomercato, le società italiane possono consolarsi con un bilancio borsistico positivo da inizio anno. La Lazio ha guadagnato il 23%, Juve e Roma il 14%. In attesa di vedere che effetto faranno i prossimi colpi di mercato.