(G.Piacentini) – È stata la settimana nera di Francesco Totti. Prima il rigore sbagliato contro la Juve, poi l’aggressione verbale da parte di alcuni pseudo tifosi e le polemiche successive alle sue dichiarazioni (poi corrette) in cui si è detto pronto a farsi da parte. Domani sera a Napoli – alla squadra di Mazzarri ha già segnato 7 volte in carriera – ci sarebbe l’opportunità per rimettere a posto le cose. Il condizionale però è obbligatorio, perché nel clima di incertezza che regna tra i calciatori giallorossi alla vigilia di ogni partita, nessuno sa se giocherà o meno. Nemmeno Totti. […] In realtà il suo anno solare non è stato tutto da buttare: da gennaio a maggio Francesco ha collezionato tra campionato e coppe 20 presenze in cui è riuscito a segnare 13 reti (spalmate in 9 gare, realizzando 4 doppiette) con una media gol mostruosa. Il crollo c’è stato in questo scorcio di stagione in cui, tra infortuni e scelte tecniche, ha collezionato solamente 9 presenze (6 da titolare, 3 da subentrato) e non ha ancora segnato. Non è detto che al San Paolo toccherà di nuovo a lui guidare l’attacco giallorosso. Molto dipenderà da come Luis Enrique deciderà di schierare il tridente offensivo: contro la Juventus si è rivisto per gran parte della gara il 4-2-3-1 in stile Spalletti, in cui Totti ha fatto la prima punta, con Osvaldo e Lamela che si sono sacrificati sugli esterni. […] Difficile che possa giocare Borriello, sempre più sul mercato: il Marsiglia ha riallacciato i rapporti col suo procuratore, Cavalleri, ma la Roma preferirebbe cederlo in Inghilterra e per questo ha incaricato un mediatore (lo stesso che ha portato Aquilani al Liverpool e Riise al Fulham) di trovargli una sistemazione. Stessa missione per un altro agente, che sta portando avanti col Flamengo una trattativa per cedere già a gennaio sia Cicinho sia Juan, che a Napoli potrebbe ritrovare una maglia da titolare. A meno che Luis Enrique non decida di confermare De Rossi in coppia con Heinze al centro della difesa.