(D. Stoppini) Ti comporti bene? Guadagni di più. Astori e la Roma l’hanno messo nero su bianco. In un contratto, ovvio, quello che il difensore ha firmato con il club giallorosso, da un milione e 650 mila euro netti. Il comportamento corretto va premiato. Fuori con i social network — a Trigoria c’è un codice che regolamenta l’utilizzo dei social network da parte dei calciatori, con multe in caso di abuso — e dentro il campo con un bonus legati anche ai cartellini. Perché mentre per un attaccante e un centrocampista è più facile legare gli incentivi alle reti o agli assist, per un difensore bisogna provare a battere altre strade. All’ex Cagliari verrà riconosciuto un ulteriore guadagno, rispetto all’ingaggio base, se al termine della stagione non sarà stato mai espulso o se non avrà superato una determinata cifra di cartellini gialli. Un bonus singolare.
Come all’estero Non il primo nel genere – in alcuni campionati esteri è una pratica più diffusa – ma certo una dimostrazione di come la Roma abbia deciso di muoversi anche studiando formule contrattuali particolari. Astori è solo uno dei tanti esempi. Ma già in questo mercato la cessione di Dodò era arrivata con una modalità inedita, una vendita mascherata con un prestito biennale pagato 1,2 milioni di euro dall’Inter e il riconoscimento dei successivi 7,8 milioni alla prima presenza del brasiliano in nerazzurro: un po’ come posticipare il pagamento dei 9 milioni totali a 24 mesi. L’ultimo esempio in ordine cronologico arriva dalla cessione dello spagnolo Jose Angel al Porto ufficializzata ieri: cessione a titolo gratuito, con la Roma che si tiene il 50% sulla futura vendita del giocatore da parte dei portoghesi. Della serie: nel giocatore non credo, ma se proprio dovessi aver sbagliato valutazione, almeno le casse non resterebbero vuote.