(C. Damato) – Un doppio schiaffo che riporta la Roma con i piedi ben saldi a terra. Garcia ne è consapevole ma inizialmente utilizza un approccio soft per giudicare la prestazione della squadra: «Abbiamo avuto occasioni e dunque lo trovo più un segnale positivo che negativo. Abbiamo lavorato molto dal punto di vista fisico, quindi è normale che fossimo un po’ pesanti nelle gambe». Perdere, però, non gli piace e basta sollecitarlo un po’ perché il tecnico lasci trasparire il suo malumore: «E’ un avvertimento per la squadra, chiaramente si tratta di un’amichevole ma quando ci troveremo in una competizione con i punti in palio non dovremo giocare come abbiamo fatto contro l’Inter. La strada è ancora lunga per essere come voglio io». Tra i problemi evidenziati anche ieri sera, la poca precisione sotto porta: «I calciatori devono trovare più efficacia sotto rete ma non sono preoccupato. Mi dispiace invece per l’infortunio di Castan, speriamo non sia grave». Il brasiliano ha riportato un problema al flessore della coscia destra che verrà valutato nelle prossime ore. Uscendo dagli spogliatoi è apparso scuro in volto, rimandando la diagnosi agli esami strumentali. Tornando alla gara, l’atteggiamento della squadra a Garcia è piaciuto poco ma c’è una giustificazione: «Molto è dovuto alla preparazione atletica, eravamo senza energia, senza cambio di ritmo e quando sei in queste condizioni non si può mettere in difficoltà l’avversario».
ATTACCO A TAVECCHIO Parola a De Rossi: «Peccato perché quando giochi con squadre di questo livello non vuoi mai perdere ma le gare importanti sono altre». Niente drammi, ma un campanello d’allarme vista l’euforia eccessiva che si respira nell’ambiente: «Possiamo puntare allo scudetto ma questo non vuol dire che lo abbiamo già vinto. La Lazio la prendiamo in giro, ci ridiamo e scherziamo ma ha fatto un’ottima squadra. La Fiorentina ha riacquistato i due attaccanti, l’Inter avete visto qui, la Juve sembra essere diventata una squadretta. Non è così e non sarà così. La Champions? Aspettiamo il sorteggio prima di dire che il girone sarà di ferro». Boccia Tavecchio: «Le sue parole sono gravi. Negli Usa o nelle altre parti del mondo se uno afferma cose di questo tipo viene fatto dimettere. In Italia invece no. E se ora dovesse capitare in campo tra calciatori che uno dice all’altro che mangia le banane, che faremo? Nessuno potrà essere squalificato. Un presidente federale deve stare attento a ciò che dice e alle conseguenze delle sue parole».