(E. Menghi) – Se gli ambientalisti monitorano ogni dettaglio del futuro stadio della Roma, sottolineandone rischi e problematiche con frequenti comunicati, qualche animalista si scagliacontro la campagna abbonamenti dei giallorossi, basata sul concetto di branco e caccia nel senso di gruppo e sete di vittorie, e qualcun altro invece la difende, mettendo in cattiva luce piuttosto l’abitudine della Lazio di far volare Olympia prima delle partite. Il derby tra animalisti si è acceso al Comune.
Da un lato, il consigliere Luca Giansanti, capogruppo della lista civica Marino, infastidito dallo slogan della squadra di Garcia: «È opportuno che l’azienda pubblica di trasporto di Roma ospiti sui suoi mezzi la pubblicità della campagna abbonamenti dell’AS Roma, che nello slogan incita alla caccia e al branco? Siamo sicuri che il messaggio sia educativo e appropriato?». Dall’altro lato, il consigliere capitolino del Pd e presidente della commissione ambiente del comune di Roma, Athos De Luca, sposta l’attenzione dai lupi disegnati sui cartelloni pubblicitari a un’aquila autentica, addetta a girare sopra lo stadio Olimpico come porta fortuna per i biancocelesti: «Non c’è caccia più innocua che quella della campagna abbonamenti lanciata dall’AS Roma. Forse l’unica caccia che come animalista posso ammettere. Non comprendo invece chi nel criticare lo slogan e le immagini pubblicitarie in questione non dice nulla sulla povera aquila tenuta in cattività, contro il regolamento comunale di tutela degli animali, solo per essere esposta la domenica in occasione degli incontri di calcio casalinghi dell’altra squadra capitolina». Ma era stato proprio il Comune a dire sì a Olympia.