(A.Angeloni) Rudi Garcia sa bene che da qui alla fine del mercato, dovrà rinunciare a qualcuno, a meno che il presidente Pallotta non decida di spostare il “rientro” economico in un altro periodo. Benatia è Benatia e Rudi ha capito la sua importanza non solo come atleta ma come leader tra i compagni; Ljajic lo sta modellando col tempo, sa che può ricoprire più ruoli nel tridente offensivo del 4-3-3 oppure nei quattro d’attacco del 4-2-3-1 e in più nell’ ultima tournée è stato uno dei meno negativi di un reparto avido di gol; Destro forse non è entrato nel cuore di tutti i tifosi, ma è l’unico centravanti di ruolo (Borriello a parte, che ormai si porta dietro l’etichetta di «problema» e, come ogni estate si allena, gioca ma ha sempre le valigie pronte). Chi parte? Per decidere, si pesa l’aspetto economico con quello tecnico. Benatia è quello che porta più soldi (ma le offerte che si aspetta la Roma per ora latitano), che basterebbero a Sabatini per far felice la società e allo stesso tempo Garcia. Perché, vuole la leggenda del calcio, il difensore è sempre sostituibile. Arriva Manolas? Arriva Basa? Entrambi, forse? Con Castan, Astori, più Romagnoli, Garcia potrà dirsi soddisfatto se pur perdendo una colonna. Se uno esce per trenta, trentacinque, due entrano per una quindicina. Simile il discorso che riguarderebbe Ljajic. Calciatore di talento, con voglia di dimostrare il suo valore nella Roma di Garcia, con cui lo scorso anno qualche problema ha avuto. Ljajic sarebbe comunque una partenza malinconica ma, mercato alla mano, di sostituti ce ne sono.
Non è difficile reperire un esterno-trequartista che costi meno di Adem, e in più Rudi può già contare in quel ruolo Gervinho, Emanuelson (terzino e ala che ha sostituito Bastos), Iturbe, Florenzi, spessissimo titolare l’anno precedente, più Totti che all’ occorrenza può fare l’esterno (come con Zeman) sui generis. Ma se la Roma cedesse Destro (valutazione 25 milioni di euro), avrà la forza di prendere uno che possa garantire lo stesso suo score della passata stagione (una rete ogni 95 minuti, 13 in 19 partite) investendo meno di quanto entrerebbe? No, e questo è il problema. La Roma ha come migliore realizzatore Totti, che ha 37 anni. Un centravanti serve e di alto livello, ma difficilmente arriverà con i soldi di Destro e per molti non è Destro. Se parte Mattia si rischia un salto nel buio o, nella migliore delle ipotesi, Garcia avrà a disposizione un bomber di simil- prezzo ma con un’attitudine al calcio italiano tutta da verificare. E che senso avrebbe? La (eventuale) cessione di Destro farebbe felice i tanti che non lo amano ma diventa difficile reperire con quei soldi un grande centravanti. Quindi per avere tutto bisognerebbe cederne due.E si torna a Benatia.