(M. Sconcerti) Conte è nettamente la miglior soluzione possibile. Il suo carisma, l’aver vinto molto e averlo anzi appena finito di fare, gli darà una forza sui giocatori che nessun altro c.t. ha mai avuto. Questo peso costruirà presto un’atmosfera da clan, l’Italia si trasformerà in una squadra di club molto esclusiva.
Questa solitudine è il tratto essenziale di Conte, la sua prima volontà sarà far capire ai suoi la diversità di giocare in Nazionale, un privilegio diventato ormai un po’ troppo mestiere.
Sarà un c.t. stressante perché inventerà nemici, alzerà le mura intorno alla sua tribù e cercherà di trovare un appuntamento con la storia dietro ogni partita. Un po’ di fanatismo in questo momento di niente non guasterà. Nel costruire l’Italia come una nuova squadra speciale, sarà aiutato dal numero esiguo di giocatori a disposizione. Non ne avrà più di una trentina tra vecchi e nuovi.
Credo si possano indicare anche i nomi in generale. Sfogliando da ogni squadra i vari e gli eventuali, sono Bonaventura, Paloschi, Rossi, Aquilani, Sturaro, Paletta, De Rossi, Florenzi, Regini, Gabbiadini, Ranocchia, Pirlo, Bonucci, Chiellini, Marchisio, Osvaldo, Poli, De Sciglio, Balotelli, El Shaarawy, Rigoni, Berardi, Zaza, Darmian, Cerci, Candreva, Parolo, Insigne, più Barzagli e Montolivo ora infortunati, più Motta, Verratti, Santon, Immobile che giocano all’estero.
Infine qualche sorpresa che scoprirà strada facendo. D’altra parte, nelle possibili formazioni delle venti squadre in campionato, gli italiani titolari, esclusi i portieri, sono 80. Nove sono del Sassuolo, 7 del Torino, 7 del Parma. Insieme le prime cinque dello scorso anno non arrivano a 10 italiani. Questo è il vero problema. L’altro è quanta strada dare ai vecchi, Pirlo prima di tutto, poi De Rossi e Barzagli.
Dovrà cambiare molto Balotelli, dovranno essere trovati altri difensori. Due gli schemi possibili: il 3-5-2 degli ultimi tre anni alla Juve o il 4-3-3 che avrebbe voluto in questa stagione. Più probabile il primo che permette una miglior utilizzazione di Rossi in attacco. Se gioca Pirlo, Verratti farà il Pogba e Marchisio il Vidal. Quello più vicino a un buon esterno è Parolo, oppure Marchisio con De Rossi in mezzo. Immobile il centravanti.
Poli e Sturaro saranno le sorprese, Berardi l’ultimo gioiello. Ma il valore aggiunto sarà tutto sulle spalle di Conte, disabituato peraltro alle discipline mediatiche di un c.t. Non sarà la Nazionale di tutti, sarà quella di Conte. Avrà presto critiche e non sarà preparato. Dovrà trasformare in politica gran parte della sua permalosità. Buona fortuna.