LUIS ENRIQUE a Mediaset
Ha vinto. Sarà un’intervista lunga?
Sarà corta…
Il progetto comincia a maturare?
C’è un equilibrio, con una partita non comincia e non finisce un progetto.
Oggi è stata una partita imcredibile, apertissima. Il Napoli è una delle più grandi squadre del calcio.
Totti le ha dedicato la vittoria..
Con Francesco e con gli altri ho avuto sempre un buon rapporto. Mi piace tantissimo che pensi che il nostro è un progetto importante, e sempre un giocatore edi riferimento per noi. Noi vogliamo sentire l’orgoglio dei nostri tifosi.
Le contestazioni a Totti?
Quelle fanno parte del calcio, i rigori li sbagliano solo quelli che li calciano. Per noi continua ad essere importantissimo.
Sono i suoi giocatori che cominciano a capirla o è lei che sta iniziando a capire come si gioca in Italia?
Penso tutte e due le cose, uno dei compiti dell’allenatore è capire che calciatori ha, cosa si può fare, ma io cerco sempre di convincere i giocatori che il modo migliore di vincere è con il possesso di palla. Il Barcellona? Si, quasi lo stesso
Oggi avete avuto meno possesso di palla..
Dopo il gol abbiamo avuto tante occasioni, la seconda parte è stata più brutta, ancora non abbiamo la fiducia per uscire con il pallone controllato.
Le dà fastidio che ora c’è la pausa?
No no, ho tanta voglia di tornare a casa. Ho tanti amici che si domandano se a Roma mi hanno già matado (ucciso, ndr). A Roma mi trovo bene.
Come si trova con i giornalisti italiani?
Non ero abituato a così tante conferenze stampa, è stancante…