(G. Giubilo) – Mettiamo subito in chiaro che l’Italietta si presentava con le pezze al sedere, in questa fase di approccio alla Champions League. Due sole squadre, mai nella storia eravamo caduti così in basso, da quando ci presentavamo al via con quattro formazioni e fondate aspirazioni di arrivare fino in fondo. Dopo avere lasciato il passo ai portoghesi nel ranking, abbiamo sofferto anche l’onta dell’anticipata uscita di scena del Napoli, cancellato dai baschi di Bilbao. E dunque eccoci a soffrire davanti alle urne di Montecarlo, una partenza dalla seconda fascia per la Juventus, una dalla quarta e ultima per la Roma, da troppo tempo assente dalla competizione. Non una situazione gradevole, dunque, logico chiedersi che cosa avrebbe potuto succederci di peggio. E risponderci, come Aigor-Marty Fieldman intento a scavare una tomba in Frankenstein Jr, «potrebbe piovere». E puntuale sulla testa della Roma si è abbattuto il diluvio, responso dell’urna più amaro i giallorossi non avrebbero potuto ipotizzare neanche nei loro peggiori incubi. Avere nello stesso gruppo eliminatorio il Bayern Monaco di Pep Guardiola e il Manchester City campione d’Inghilterra, oltre al Cska di Mosca, in pratica la Nazionale russa di Capello, rappresenta una sfida che per la Roma, se non altro, ha il fascino del proibito, e dunque Rudi Garcia e i suoi campioni saranno chiamati a produrre un ulteriore miracolo, dopo quello della fase iniziale della passata stagione, con la serie di vittorie interrotta soltanto dalle malefatte di Banti, arbitraggio a senso unico per il Torino padrone di casa. Felice, anzi «troppo felice» solo l’ex Benatia, che ha definito «fortunato» il sorteggio del suo Bayern e non vede l’ora di tornare nella capitale.
Giusto dedicare un lungo prologo alla Roma, per la difficoltà del compito che le è stato proposto. Non è andata male, invece, alla Juventus, che però partiva con due fasce di vantaggio rispetto ai romani, nel suo girone c’è in realtà una sola squadra in grado di insidiarle il primato. L’Atletico di Madrid è stato finalista dell’ultima Champions, obiettivo mancato a un passo dal traguardo a beneficio dei concittadini del Real. Non dovrebbero esserci problemi per la qualificazione dei bianconeri, anche se l’OLympiacos sta giocando a buoni livelli. Restano gli svedesi del Malmo, che avevano vissuto parentesi di gloria sotto la guida di Eriksson, ma poi non si erano ripetuti. Inedito lo scontro con la Juve ma il pronostico è a senso unico. Per il resto, da segnalare il duello tra Barcellona e Psg, al quale aggiunge un tocco di storia la presenza dell’Ajax. Gironi di ferro, soltanto quello della Roma, tanti i gironi di coccio. Mourinho ancora fortunato, nulla di nuovo.