(M. Monti) – Maicon e la Roma a colloquio. A tre giorni di distanza dal secondo impegno di campionato contro l’Empoli, il reparto difensivo della squadra continua ad occupare i pensieri di Rudi Garcia. Il tecnico francese, che ha accolto di buon grado il rientro in gruppo di Castan, deve ora gestire il delicato caso Maicon: dopo essere stato cacciato dal ritiro della nazionale brasiliana, il terzino ha fatto rientro in giornata nella capitale. Ora sarà compito dell’allenatore – coadiuvato dalla società – cercare di capire quanti e quali stimoli possano accompagnare la stagione del brasiliano e l’incontro tra le parti a Trigoria potrà finalmente chiarire l’accaduto, oltre a fornire indicazioni su quello che lo stesso Maicon potrà garantire alla squadra durante il campionato. Intanto, non sembra esserci fine al calvario di Federico Balzaretti: “Per i medici forse non potrò’ più’ giocare a calcio”.
MAICON A ROMA – Motivi disciplinari, una notte brava, problemi fisici o vicende personali. Dopo tanto parlare, società e allenatore potranno sentire direttamente dalla viva voce di Maicon i motivi che hanno spinto Carlos Dunga a cacciarlo dal ritiro della nazionale e chiamare dal Porto Danilo. I dubbi che assalgono i dirigenti giallorossi e Rudi Garcia, alimentati dalle difficili comunicazioni con il coordinatore generale della Seleçao Gilmar Rinaldi – volto noto a Trigoria in quanto procuratore di ex quali Simplicio e Adriano – si vanno ad aggiungere a quelli relativi agli stimoli di Maicon per la stagione appena iniziata e alla delicata situazione contrattuale (scadenza fissata al 30 giugno 2015). Il brasiliano è atterrato a Fiumicino alle 13.10 – circa mezz’ora in ritardo rispetto all’orario di atterraggio previsto – con il volo Az-613 proveniente da Miami. Berretto, occhiali da sole, zaino in spalla, nessun rappresentante della società pronto ad accoglierlo per portarlo a Trigoria: dopo essersi defilato da un’uscita secondaria, il brasiliano si recherà nel pomeriggio al Fulvio Bernardini dove è previsto il confronto con Rudi Garcia e Walter Sabatini. Bisognerà capire le reali intenzioni del calciatore che nel mese di agosto era già stato al centro di polemiche a causa del tardivo rientro dalle vacanze estive. Servirà indagare sulla sua tenuta atletica e discutere su quanto il caos generatosi nello spogliatoio verde-oro possa averne compromesso il rendimento stagionale già ai nastri di partenza. E poi c’è la questione irrisolta dell’adeguamento contrattuale. Maicon guadagnerà circa 1,7 milioni – circa uno in meno rispetto alla passata stagione – al termine del quale terminerà il rapporto con il club giallorosso: “Io voglio stare qui per tanto tempo”, aveva assicurato alle telecamere della tv ufficiale del club giallorosso prima di partire per il ritiro della sua nazionale. Le tempistiche inducono a pensare che a breve si lavorerà per cercare un accordo, non prima, però, di aver passato in rassegna gli ultimi, complicati, eventi che lo hanno coinvolto in Brasile.
CASTAN TORNA IN GRUPPO, CALVARIO BALZARETTI – Rudi Garcia può comunque tornare a sorridere. Infatti, a distanza di venti giorni dall’infortunio muscolare rimediato durante la presentazione all’Olimpico contro il Fenerbache, Leandro Castan è tornato ad allenarsi con il gruppo: un innesto fondamentale vista la leadership assunta dal brasiliano dopo la partenza di Mehdi Benatia. Il calciatore si è allenato oggi seguendo un programma di potenziamento a carichi crescenti. L’intenzione è quella di seguirne gli sviluppi per capire se rischiarne o meno l’impiego nella gara di sabato contro l’Empoli: l’imminente esordio in Champions League contro il CSKA (17 settembre), potrebbe far optare lo staff medico di Trigoria per una gestione razionale del calciatore al fine di non mettere ulteriormente a rischio la sua incolumità fisica. Chi, purtroppo, non sembra vedere la luce in fondo al tunnel è Federico Balzaretti. Dopo la conferenza fiume della scorsa settimana, il laterale sinistro ha parlato nuovamente delle sue condizioni sulle pagine del settimanale Chi:“Ho pianto, davanti ai compagni e dinnanzi a mia moglie. Ho pianto per la rabbia e per il dolore. Ho subito due interventi chirurgici ma la pubalgia di cui soffro non e’ guarita. Anzi – aggiunge Balzaretti – ha causato uno stato degenerativo anche dopo la seconda operazione. Per i medici forse non potrò’ più’ giocare a calcio”. Parole che sembrano spegnere quell’ultimo filo di speranza a cui l’intero ambiente Roma si era aggrappato, dopo le dichiarazioni da lui stesso rilasciate in conferenza stampa: “Mi fa troppo male. Mi hanno operato due volte, ho sopportato un grande dolore sia fisico, sia mentale. Sto lavorando duramente per tornare a giocare. Sono consapevole che oggi in campo non riuscirei a giocare una partita intera. Devo ripartire mentalmente da capo”. Ripartire sì, ma – come ovvio che fosse per un calciatore così ineccepibile dal punto di vista etico – senza scordare il significato della parola gratitudine: “La Roma e’ stata splendida con me. Il presidente James Pallotta avrebbe potuto mandarmi via invece lui ha scelto di sperare con me”. E la speranza, si sa…