Si terrà in una sala del “Parco dei Principi” una conferenza contro il razzismo organizzata dall’UEFA.
Ore 13:30 Baldissoni arrivato, a breve Garcia e Zanzi. Domani invece andrà Emanuelson. Per la FIGC non ci sarà Tavecchio, ma Beretta
Ore 14:30 – Il presidente dell’UEFA Michel Platini è salito sul palco per dare inizio al convegno: “L’Italia si è trovata di fronte a molte controversie sul razzismo. Il caso Boateng che ha fatto abbandonare una partita al Milan, i lamenti di Balotelli, passando al caso Tavecchio sul quale l’UEFA ha aperto un’inchiesta. L’UEFA condanna ogni discriminazione. Rispetto è la parola chiave. Il calcio è un esempio straordinario della società mista e delle diversità, come si può vedere da un campo di periferia a una partita di Champions. L’Europa del calcio del maschio bianco e ‘machista’ è finita e per fortuna non tornerà. La conferenza che ho l’onore di presiedere è la quarta di questo tipo in undici anni e né io e né la Uefa pensiamo di poterci inorgoglire di questa ripetizione.
“Dobbiamo essere onesti, è la constatazione di un fallimento: il razzismo in tutte le sue forme appartiene sempre al presente delle nostre società e del calcio tuttavia la Uefa è la prima organizzazione sportiva a mettere all’ordine del giorno sistematicamente la lotta a questi flagelli.
“Il calcio è il riflesso fedele delle correnti d’idee del nostro continente. Lo specchio un po’ deformante ma fedele della nostra società che rispecchia qualità ma anche difetti, fenomeni negativi come l’onnipotenza del denaro e l’arroganza dei ricchi. Bisogna riconoscere – ha aggiunto – che in Europa del Nord e del Nord-Ovest si sono resi conto prima che il nostro sport non poteva restare indifferente. E che il calcio poteva rispondere al meglio a questo flagello”.
Ore 15:05 – Sale sul palco Kashetu Kyenge, ex ministro dell’integrazione.
17.05 Il direttore generale della Roma Baldissoni commenta così la presenza nel ritiro della Nazionale azzurra di Claudio Lotito: “Per molti forse un po’ troppo ingombrante. Evidentemente non ha di meglio di cui occuparsi”.
16.45 Presidente della Juventus Agnelli: “Con il fenomeno dell’immigrazione di massa, l’Italia sta diventando un paese sempre più multiculturale. La natura internazionale delle squadre di calcio rende questo sport perfetto per combattere il razzismo. La Juventus promuove questi messaggi fondamentali tramite 2 iniziative: Gioca con Me e Un Calcio al Razzismo. Un Calcio al Razzismo sponsorizza progetti contro la discriminazione organizzati dalle comunità locali. Aprendo la mente fin dalla giovane età questi ragazzi saranno gli adulti responsabili e rispettosi di domani. Gioca con Me nasce per aiutare i bambini dalle scarse risorse economiche a iscriversi alle Juventus Academies. .Unendo bambini con provenienze sociali diverse, abbattiamo il pericoloso muro dei pregiudizi di classe”
Redazione GazzettaGialloRossa.it