Primo appuntamento con la nuova rubrica di Gazzettagiallorossa.it, a cura di uno dei maestri della radiofonia italiana, Francesco Repice, che ogni settimana commenterà per noi i post partita dell’A.s. Roma:
“Io sinceramente ho avuto l’impressione che la squadra sia rimasta molto compatta, sopratutto nel primo tempo quando ha fatto molto bene. Non si può dire che sia stata soltanto fortuna, quando metti quattro volte l’uomo davanti alla porta. Al San Paolo, la Roma ha replicato la prova di Genova e questa volta è arrivato il risultato. Certo è che quando c’è Totti in campo è tutta un’altra cosa. Dichiarazioni di Mazzarri nel post partita? Un allenatore quando perde è incavolato, sopratutto quando uno ti sbaglia un gol a porta vuota (Hamsik n.d.r.) o ti annullano un gol regolare. Fossi stato l’allenatore del Napoli avrei risposto anch’io piccatamente. La vittoria di ieri è un segnale positivo, già contro la Juventus, Giorgio Chiellini aveva detto: “Questi corrono come noi”. Segno che si stava cambiando passo. La parola magica in questo momento è “condizione fisica”, se non è ottima, non si va da nessuna parte. Luis Enrique? Io penso che continui per la sua strada: se gli avversari ti costringono a ripartire c’è poco da “italianizzare”. Mi fa un pò ridere questa cosa, perché si dice solo per fare notizia. La Roma non si è snaturata a Napoli come non lo ha fatto contro la Juventus: ha giocato il suo calcio, tutt’altro che italianizzato, nel primo tempo. Questa squadra, può centrare il terzo posto in classifica. Ce ne sono tante di formazioni che non valgono la Roma dal punto di vista tecnico, alcune sono sopra in classifica, ma obbiettivamente sono meglio assemblate e hanno lavorato da più anni insieme. I giallorossi però rischiano di essere un “crack” a livello europeo: ha talmente tanto talento dalla sua parte. Lamela, per esempio, potrà benissimo rientrare tra i 3-4 giocatori migliori del mondo. Al San Paolo, non aveva dei ragazzini davanti, ma Campanaro e Maggio. Lamela ha dimostrato di essere un giocatore “diverso”. Quello che fa contro la Juventus non si spiega se non si hanno le stigmate del fenomeno”.