(L. Valdiserri) In una partita giocata nello stadio Amazonia di Manaus, ma valida anche per il campionato di serie A, la Roma ha battuto 2-0 il Cagliari e ha raggiunto la Juve in testa alla classifica. Dopo tre sole giornate sono le uniche a punteggio pieno, a dimostrazione che di calcio è bellissimo parlarne ma poi ci sono i fatti. La Roma non ha avuto problemi a battere il Cagliari, la squadra meno zemaniana che abbiamo visto in tanti anni di carriera giornalistica: né una verticalizzazione in attacco, né pressing, né corsa, né agonismo, né idee. Sembrava che fossero stati gli isolani a giocare mercoledì sera in Champions League e non i giallorossi.
Florenzi, la dedica del gol alla mamma
La gara si è chiusa in 13 minuti, quelli che sono bastati a Destro e Florenzi per segnare due gol. Il primo con uno schema caro al boemo: accelerazione, cross basso quasi dal fondo e sponda dell’attaccante nella porta, che era stata spalancata dalla velocità dell’azione. Il secondo con la riconquista della palla con il pressing alto. Lì la Roma ha smesso di faticare, gestendo il pallone e le energie. Ci sono tante gare da giocare e l’infermeria è sempre più piena. Si è infortunato anche De Rossi, nel finale: contrattura al polpaccio, oggi ne sapremo di più. Garcia non può essere contento solo di questo, anche se non è un particolare da poco. Yanga-Mbiwa ha esordito con una buona gara, Florenzi è stato commovente nell’esultanza dopo il gol, andando ad abbracciare la nonna in tribuna. Si è preso un’ammonizione ma per una buona causa. Per vincere servono i pirati alla Maicon o Nainggolan, ma anche i bravi ragazzi