(L.Valdiserri) – Nel campionato scorso il Parma fu la prima squadra a segnare un gol alla Roma di Rudi Garcia (Biabiany, adesso fermo ai box per un’aritmia cardiaca). Come un anno fa, però, anche questa volta non basta il gol di De Ceglie (colpo di testa su corner, è Torosidis a non contrastare l’avversario) per fermare la marcia dei giallorossi, che vincono per 2-1 e mantengono il primo posto a punteggio pieno insieme alla Juventus. Per quel che conta, dopo 4 giornate, il distacco sulle terze è già di 4 punti.
Le otto assenze e il vento dei balcani
È una vittoria particolarmente importante perché venuta contro un Parma molto ben messo in campo da Donadoni (e con Cassano ispirato), perché la Roma doveva fare a meno di otto giocatori infortunati (Balzaretti, Strootman, De Rossi, Iturbe, Castan, Astori, Uçan e Borriello) e perché Garcia deve comunque fare turnover per risparmiare qualche forza per la Champions League. Decisivo il vento dei Balcani, con Ljajic tornato al gol dopo le belle parole di Garcia alla vigilia sul suo conto, e con Pjanic capace di trovare una punizione perfetta a due minuti dalla fine, quando sembrava che il Parma potesse portare a casa un pareggio. La Roma ha chiaramente meritato di vincere, ma come capita nel calcio, non è una bestemmia dire che il Parma non avrebbe rubato il pareggio.
Gervinho, serata no
Ogni squadra dà quello che può e l’arsenale della Roma è ben più fornito di quello degli emiliani. Tanto da poter sopportare anche una serata negativa di Gervinho, dopo tante partite eccellenti.