Ieri Federico Balzaretti ha inaugurato il suo nuovo progetto, di sport ma ancora di più di vita, lanciando “The 42 football Academy”, una scuola calcio rivolta ai bambini dai 3 ai 12 anni, che vorrebbe nel giro di pochi anni diventare un punto di riferimento di «primissimo livello». Il terzino giallorosso sta attraversando il periodo più difficile della sua carriera, a causa di un infortunio che lo tiene lontano dai campi ormai da quasi un anno, ma che non è il vero motivo che lo ha portato ad iniziare questa nuova avventura: «Avevo quest’idea già da molto tempo. Non nasconde velleità di iniziare un percorso come allenatore, ma soltanto il desiderio di mettere in pratica quelle che sono le mie idee sul calcio, in particolare su come deve essere insegnato e trasmesso ai bambini». Una filosofia ludica è alla base del progetto. «Faccio fatica a ragionare in Serie A soltanto in termini di vittorie e sconfitte, successi e fallimenti, figurarsi quando abbiamo a che fare con i più piccoli. Con i genitori sono statomolto chiaro e ho detto loro: “Se volete che i vostri figli diventino calciatori, avete sbagliato Academy. Noi vogliamo solo formare, educare. In questa nuova idea, sono riuscito a unire le mie due grandi passioni: i bambini e il calcio».
In questo nuovo percorso Balzaretti sarà assistito dallo psicologo dello sport Aldo Grauso, già collaboratore delle Nazionali giovanali azzurre. Alcune scolaresche saranno scelte per sperimentare una nuova formula di educazione fisica, che si svolgerà nel Circolo Parioli sotto la guida degli istruttori dell’Academy. E anche per quanto riguarda lo staff tecnico sono state annunciate novità: gli allenatori parleranno almeno un’altra lingua, oltre all’italiano, così da “allenare” i bambini a 360 gradi.
(corsport)