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IL TEMPO Destro e Florenzi. Gemelli diversi

Destro Florenzi
Destro Florenzi

(A. Austini) Destro e Florenzi per sistemare in fretta il Cagliari. Florenzi e Destro scacciapensieri con il Verona. Si inverte l’ordine dei fattori, non cambia il risultato: la Roma vince 2-0 e continua la sua corsa in vetta.

Garcia apprezza, Conte insieme a lui. Due talenti giovani che in una Roma così non sempre trovano spazio. Mattia fatica ancora ad adattarsi al turnover e alle critiche che anche ieri sarebbero piovute se non si fosse inventato quella bordata da 40 metri. «Ci pensavo da tempo a un gol del genere – racconta – ho seguito l’istinto: quando capitano questi palloni che rimbalzano bene ti vien voglia di calciare». Ha visto la rete gonfiarsi e lo stesso istinto lo ha portato a travolgere di gioia Garcia: il modo migliore per cancellare lo sfogo in panchina di una settimana fa. «Si sono fatte polemiche per nulla, è brutto vedere che si tirano fuori certi discorsi per creare casino. Siamo un gruppo fantastico». Stavolta il suo amico Florenzi l’ha preceduto. «Il portiere forse non se l’aspettava quel tiro – spiega Alessandro – ero distante. Sono stato bravo e fortunato. Il gol di Mattia? Quelli sono gesti che vengono da dentro, già per provarci serve grande coraggio. Ci può stare il suo nervosismo con il Cagliari, lui vuole sempre giocare e fare gol. Alle volte è giusto sfogarsi, magari in un altro modo, ma lo abbiamo accettato tutti». Garcia per primo. «Adesso però – scherza il tecnico –devo andarmi a fare una radiografia. Nel gol di Destro c’è l’istinto e la classe del bomber puro».

Prima delle due prodezze, la Roma se l’era vista brutta. «È stata una partita attacco contro difesa per 90 minuti – analizza Rudi – bisognava aspettare il momento giusto. Abbiamo tentato 20 tiri, prima o poi la gabbia si apre… Una vittoria ottenuta con pazienza e maturità. Ancora una volta non abbiamo subìto gol, la squadra ha dimostrato di avere la testa sul Verona e non sulla Champions: è la cosa che mi piace di più. Anch’io non potevo fare calcoli nella formazione. La forza di questo gruppo è che tutti si sentono importanti: sono fiero di essere il capo di un branco così».

I lupi adesso devono affrontare due viaggi niente male. «Avremo una sfida fantastica a Manchester, la pressione è tutta su di loro – assicura Garcia – noi cercheremo di fare risultato. Poi avremo quasi una settimana intera per prepararci alla Juventus. Dopo quella gara ci saranno ancora 96 punti a disposizione, mi sembrano abbastanza per cambiare ancora la classifica comunque finirà a Torino».

Battute finali sul festeggiato Totti, «con lui basta una parola per capirci, sarebbe fantastico vincere insieme», e sul gigante Manolas: «È veloce, in futuro farà anche gol. Non mi interessano i paragoni con Benatia». Tantomeno al diretto interessato: «Ho scelto la Roma e sono orgoglioso – dice il greco – ora sotto col Manchester».

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