Partita secca, come se fosse un sedicesimo di finale, senza possibilità di ritorno. Si lotta contro il City e, forse, contro la classifica avulsa. Il City di Pellegrini arriva nella capitale italiana per cercare l’impresa. La Roma di Rudi Garcia, data per spacciata quando dall’urna di Montecarlo emise il calendario, cerca la storia.
FORMA
La vittoria contro il Bayern, complice il pareggio beffardo della Roma contro il CSKA, ha riaperto il discorso qualificazione che fino al turno precedente, dopo la sconfitta interna con i russi, sembrava definitivamente compromesso per gli uomini di Pellegrini. In campionato, invece, la squadra inglese si è ritrovata quasi per caso a meno tre dal Chelsea che fino ad un mese fa sembrava già aver chiuso la Premier. Tuttavia Pellegrini si è scontrato con “Pirro”. Proprio la famosa “Vittoria di Pirro”, che l’anno scorso colpì Garcia in occasione della vittoria con il Napoli, si è spostata presso l’Etihad. L’ 1-0 contro l’Everton ha visto l’infortunio del Kun Aguero, capocannoniere del campionato inglese, colpito da una distrazione del laterale del ginocchio sinistro che lo terrà fuori per più di un mese.
Probabile 4-4-2 per Pellegrini che dovrebbe schierare Dzeko e Jovetic in attacco, supportati da Nasri ed il velocissimo Navas che agiranno da esterni in un centrocampo a 4. Al centro spazieranno Lampard e Fernandinho, che avranno il compito di non far rimpiangere Yaya Touré.
MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Mangala, Clichy; Navas, Fernandinho, Lampard, Nasri; Jovetic, Dzeko. A disposizione: Caballero; Sagna, Boyata, Fernando, Milner, Sinclair, Pozo. Allenatore: Manuel Pellegrini
PERICOLO N°1
Out Aguero e Silva, toccherà ad Edin Dzeko guidare l’attacco. Centravanti moderno, ha nella prestanza fisica e nel gioco aereo le sue doti migliori. Unisce una buona tecnica e la capacità di calciare con entrambi i piedi. Attaccante della nazionale bosniaca, grande amico del giallorosso Pjanic, vanta uno score di 66 gol in 111 partite con il Wolsburg e 48 in 119 con il City.