(E. Menghi) Le ultime notizie che lo riguardano hanno poco a che fare con il calcio giocato: dal gestaccio rivolto ai tifosi juventini allo Stadium alle insistenti voci di mercato sui tabloid inglesi, con Pallotta pronto a smentire per l’ennesima volta. Kevin Strootman è infortunato ormai da 7 mesi e ne ha ancora 2 davanti da dedicare alla riabilitazione, perché ha scelto di affidarsi in tutto e per tutto al protocollo stilato in Olanda (il fisioterapista Massier è la sua ombra da marzo).
È il primo infortunio serio della carriera e crede che affrettarsi non sia il modo migliore per guarire. La decisione in questi casi spetta al giocatore, la Roma lo ha assecondato, anche se normalmente bastano 6 mesi per un crociato e lui al settimo ancora non corre col pallone.
Un po’ corre, ma non è sciolto e sicuro come dovrebbe essere a questo punto. Un po’ calcia anche, ma solo qualche tocco ravvicinato al pallone. L’unione delle due cose non s’ha da fare per ora. A Trigoria sono pronti a giurare che fin dall’inizio era previsto uno stop di 8-9 mesi, il problema è che a Strootman mancano ancora moltissimi step prima di tornare in campo: dalla semplice corsa col pallone di cui sopra ai contrasti in partitella c’è un abisso e lui non è pronto nemmeno per il primo gradino. Dal momento in cui tornerà ad allenarsi con i compagni dovrà passare un mesetto, come fu per Destro l’anno scorso.
Garcia, per motivarlo, lo ha comunque inserito nella lista Champions e ha detto che lo aspetta per la gara di ritorno con il City il 10 dicembre, mentre Sabatini lo ha definito l’acquisto di gennaio. Per la Roma, sia chiaro. Lo United continua a corteggiarlo, ma Pallotta lo ha blindato un’altra volta, da Londra: «Non è in vendita. In quanto uomini d’affare, dobbiamo ascoltare le offerte, ma anche se è di 75 milioni di sterline non significa che la accettiamo. Non è il nostro modo di lavorare». Intanto, si è fermato di nuovo Iturbe, stavolta per via di una forte contusione al ginocchio. Fortuna che c’è la sosta: in 9 giorni può farcela, ma non è escluso che si riveda direttamente col Bayern. Col Chievo dovrebbero invece rientrare Astori e De Rossi. Di Castan si sono quasi perse le tracce: dopo il saluto a Garcia e Sabatini di martedì, non ha rimesso piede a Trigoria. De Sanctis è in permesso da due giorni. Capitolo giustizia sportiva: la Roma aspetta il referto arbitrale per capire se ci sono i margini per ottenere lo sconto sulle due giornate di stop inflitte a Manolas. Difficile.