(D. Stoppini) – Adrien non vede l’ora, ecco il punto. Perché non era tra quelli che «aveva già preso casa a Roma» — mitologico tormentone legato alle trattative giallorosse poi sfumate — ma poco ci manca. «Era tutto fatto ad agosto, ora aspetto gennaio», ha spiegato Rabiot a Canal Plus. Non una giornata qualunque, per rompere il silenzio. Perché proprio ieri l’Equipe aveva raccontato di un estremo tentativo del Paris Saint Germain di far rinnovare al centrocampista il contratto in scadenza a giugno, per poi spedirlo in prestito all’Ajax. E così Rabiot ha deciso di rompere il silenzio, facendo capire che nella sua testa il futuro è già scritto. «In estate tutto era andato per il verso giusto, la Roma era la mia scelta e non capisco che cosa sia successo per far saltare la trattativa, di sicuro non è stata colpa mia — ha rivelato —- Dicono che io abbia paura della concorrenza? Non è vero, la Roma è un grande club, con grandi giocatori. Il progetto è affascinante, la squadra disputa la Champions League. Ora aspetto gennaio».
La trattativa A fare l’esegesi dell’intervista, è l’uso del tempo presente che fa tutta la differenza del mondo. Perché Rabiot parla della Roma con convinzione e lo fa ragionando da giocatore in pectore di Rudi Garcia, con il quale il centrocampista ha avuto più di un contatto nelle scorse settimane. La situazione è chiara: Rabiot sta spingendo il Psg a trovare un punto d’incontro con la Roma per chiudere l’affare il più velocemente possibile. Ha detto tre volte no all’ipotesi di rinnovo, ha incassato la promessa dell’allenatore Laurent Blanc di non portare la cosa troppo alle lunghe («Con lui parlo spesso, non ho alcun problema, mi ha detto che farà di tutto per trovare una soluzione rapida», ha detto Rabiot del tecnico) e ora aspetta. Si tratta solo di trovare l’accordo sulla cifra tra i due club: tra i 5 e 6 milioni di euro, questa l’offerta che ha in testa la Roma, cifra che il Psg vorrebbe ritoccata all’insù con l’inserimento di sostanziosi bonus. Di sicuro la dead line è considerata vicina, almeno in casa Roma. Neppure mamma Veronique è pensata (più) come un ostacolo. «Ma l’ho scelta io come agente — la difesa di Rabiot —, è facile attaccare una donna nel mondo del calcio. Di sicuro, se il Psg pensa di punirmi facendomi giocare nella squadra riserve (quinta serie, ndr), sbaglia di grosso. Perché l’ambiente mi piace, non la percepisco certo come una punizione». Parole dure, come quelle rivolte ai tifosi parigini che attraverso i social network continuano a insultarlo. Su instagram Rabiot ha replicato così: «Quelli che criticano o sono gelosi sono gli stessi che ti vorrebbero diverso, perché vedono in te quello che loro non saranno mai».
Idea Mahrez Problemi passeggeri, a pensarci bene. A Trigoria Garcia lo aspetta, attento com’è il tecnico all’evoluzione del mercato francese. Non è un caso che la Roma nelle ultime settimane stia seguendo anche il franco-algerino Riyad Mahrez, un passato al Le Havre, oggi al Leicester, esterno offensivo. E visto che Garcia non smette di ragionare a lungo termine, chissà che non diventi un’abitudine cominciare a chiamarla Trigoria.