(F.Balzani) – Finalmente qualche buona notizia. Dopo il ritorno in gruppo di Strootman, infatti, Garcia può tirare un mezzo sospiro di sollievo per Keita. Ieri Seydou è tornato dall’Africa e ha svolto nuovo esami strumentali a Trigoria che hanno smentito la prima diagnosi dei medici maliani: non c’è lesione di 1˚ grado, ma solo «un’elongazione al soleo sinistro» come specifica una nota del club.Keita non starà fuori un mese, ma 10-15 giorni e salterà “solo” le gare con Chievo, Bayern, Samp e Cesena per cercare di tornare il 1˚ novembre a Napoli o il 5 a Monaco. Nel frattempo a tirare la carretta saranno ancora Pjanic e Nainggolan.
De Rossi, infatti, pur avendo superato il problema al polpaccio continua a lavorare a parte e probabilmente resterà a riposo in vista della sfida a Guardiola di martedì.
Mire e Radja, protagonisti della sfida fratricida in nazionale lunedì (1 assist per il bosniaco, 1 gol per il belga che ieri ha ricevuto anche i complimenti di Kompany), saranno costretti agli straordinari e continueranno un’altra sfida particolare: quella dei minuti giocati.
Nainggolan finora ne ha messi insieme 713’ sui 720’ totali giocati dalla Roma (Garcia gliene ha risparmiati 7 contro il Verona), ai quali vanno aggiunti i 180’ in nazionale per un totale di 893’ in 45 giorni. Pjanic riesce a superarlo, con un totale di 623’ tra Champions e campionato ai quali vanno aggiunti i 270 delle qualificazioni più altri 45 nell’amichevole contro il Liechtenstein per un totale di 938’.
Solo 15 invece i minuti accumulati da Paredes, che sabato potrebbe fare il suo esordio dall’inizio al fianco dei due Iron man. In attacco la scelta è più vasta con 6 giocatori per tre maglie, anche se Iturbe (contusione al ginocchio) potrebbe essere tenuto a riposo in vista del Bayern. Destro, anche per smaltire l’ennesima panchina azzurra, dovrebbe giocare al fianco di Ljajic e uno tra Totti, Florenzi o Gervinho.