(F. Balzani) Al Boca doveva essere l’erede di Riquelme (con tanto di benedizione pubblica dell’asso argentino), a Roma potrebbe diventare quello di De Rossi. Il cammino di Leandro Paredes, uno dei migliori giovani nati dopo il 1991 secondo “Don Balon”, è appena iniziato e sabato col Chievo vivrà probabilmente una delle sue tappe più importanti visto che Garcia, a corto di uomini, ha intenzione di proporlo per la prima volta dall’inizio. Al posto di Totti o Pjanic? No, al posto di Capitan Futuro che anche ieri non si è allenato e a questo punto salterà la sfida di campionato per concentrarsi su quella di Champions col Bayern del maestro Guardiola. Proprio De Rossi, allievo di Pep, oggi è diventato il maggior sponsor di Paredes. Lo segue, ci parla, gli insegna i movimenti giusti in fase di copertura e a Trigoria non è l’unico ad aver preso sotto la propria ala protettrice il talento di San Justo.
“Da Daniele sto imparando molto, i suoi consigli sono fondamentali. Ho sempre giocato dietro le punte, ma posso cambiare», ha detto umilmente l’argentino che sta abbassando pian piano il suo raggio d’azione da trequartista a regista davanti alla difesa dando ragione a chi (proprio nel Chievo dove era in prestito l’anno scorso collezionando solo 1 presenza a causa di un infortunio) vedeva in lui il passo di Verratti. Un fisico compatto, un metro e 80 per 75 chili, El Mago (come lo chiamavano alla Bombonera) dopo una stagione trionfale al Boca – dove era stato lanciato dall’ex milanista Borghi – era entrato nel mirino di Real, Juve e Arsenal prima di essere “scippato” da Sabatini. In Italia però deve ancora lasciare il segno e convincere la Roma a riscattarlo per 4 milioni (è in prestito fino a giugno). Finora ha giocato appena 15’ (7 contro il Verona, 8 contro la Juve). La prima, vera chance arriverà proprio sabato al fianco di Nainggolan e Pjanic, o meglio dietro. A sinistra, infine, potrebbe rivedersi Cholevas tornato ieri a disposizione.