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REPUBBLICA.IT Bologna, inizia l’era degli “americani de Roma”

Joe Tacopina
Joe Tacopina

(L. Baccolini) – Dal circolo Canottieri Aniene, quello del presidente del Coni Giovanni Malagò, al vertice del Bologna. C’è un pezzo di Roma che ha conquistato il calcio sotto le Due Torri. Joe Tacopina, ex vicepresidente giallorosso da mercoledì presidente rossoblù, ha conquistato la nuova piazza con Piergiorgio Bottai, ex direttore operativo Virtus Roma e con Luca Bergamini, avvocato e fondatore della “Accademy” la scuola calcio della Roma. I tre ora sono nel consiglio d’amministrazione insediatosi mercoledì, dopo aver versato 6 milioni nelle casse del club e un milione in acconto per la compagine uscente guidata dal costruttore Albano Guaraldi, in carica dall’aprile 2011 assieme a Massimo Zanetti, Gianni Morandi e altri imprenditori locali. Nel 2008 Tacopina aveva già provato a scalare il Bologna, senza riuscirvi. Dopo sei anni e una poltrona da vicepresidente nei quadri americani di Trigoria, l’avvocato di New York vince la sua scommessa, grazie al sostegno decisivo di Joey Saputo, magnate canadese figlio del 314° uomo più ricco del mondo, nonché già proprietario di una squadra di calcio a Montreal, coinvolto nella cordata per il rilancio del Bologna.

Con Tacopina (figlio di un immigrato romano a Brooklyn) arriveranno anche Claudio Fenucci, 54 anni, amministratore delegato giallorosso dal 2011 e Christoph Winterling, già alla Roma come guru del marketing. “Siamo qui per un progetto ambizioso, per riportare Bologna tra le grandi del calcio europeo”, ha annunciato il nuovo presidente americano, che accanto alla trattativa ha condotto pure una vera campagna elettorale per tutta la città: visite al sindaco, al vescovo, all’ex presidente Gazzoni Frascara, bagni di folla tra l’entusiasmo dei tifosi, foto in palestra e persino un telefonino con custodia rossoblù. Il socio Joey Saputo, invece, porterà l’unico laziale della compagnia: è Marco Di Vaio, altro romano, suo ex calciatore al Montreal Impact e bandiera del Bologna dal 2008 al 2012. Il sogno della nuova società è avvicinare Roberto Mancini alla panchina rossoblù, una volta ottenuta la promozione in serie A. 

Saputo lo ha già incontrato a Firenze, precisando però che si trattava solo di un incontro con amici comuni. In ogni caso, anche il canadese alimenta sogni di grandeur in una piazza calcisticamente depressa e con bilanci in rosso da dieci anni filati: “Abbiamo cento milioni pronti per essere investiti sulla riqualificazione dello stadio e del quartiere circostante, sul rafforzamento della squadra e sul mercato”, ha dichiarato a Repubblica due settimane fa, prima del suo sbarco come nuovo socio di questo Bologna partorito dalla tribuna dell’Olimpico.

Fonte: repubblica.it

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