(A. Catapano) Una passeggiata di salute rispetto al percorso a ostacoli che era stato Juventus-Roma. Ieri il signor Calvarese ha dovuto arbitrare l’ordinaria amministrazione e se l’è cavata bene. L’unico episodio davvero rilevante della sua partita, il rigore concesso alla Roma al 32’ del primo tempo, poi trasformato da Totti: nell’area piccola Dainelli abbraccia vistosamente De Rossi, che cerca di sottrarsi alla morsa del difensore del Chievo senza commettere a sua volta fallo. Perciò, il rigore è inevitabile. Giuste anche le ammonizioni di Pjanic e Maxi Lopez, decise nello spazio di un minuto al 12’ della ripresa: il bosniaco viene punito per il terzo fallo della partita, l’argentino perché interrompe una ripartenza di Yanga-Mbiwa. Unico neo della prova di Calvarese (anzi dell’assistente Paganessi): il fuorigioco con cui è stato fermato Paloschi in avvio di ripresa. Ma comunque il suo tentativo a rete era stato respinto da De Sanctis.