(F. Maccheroni) – Per chi non ha smesso di pensare alla Juve, a quel 3-2, un sorso d’aria pura, perché stasera si sale così in alto che tutto appare piccino, se volete come «mea culpa» Rocchi, l’arbitro che «sbaglio però…». Stasera la Roma s’affaccia da una finestra che sembrava impossibile al momento dei sorteggi di Champions League. Perché se capiti al primo tiro con Cska, poi City e Bayern, gli amici ti danno un colpetto sulla spalla e ti dicono che forse in un ripescaggio in Europa league puoi sempre sperarci. Bene, sappiamo com’è andata: asfaltati i russi, messo alle corde a Manchester il City. Chiaro, il pronostico è a senso unico (3,80 la Roma, 3,45 il pareggio, 1,90 il Bayern), ma sappiamo che la Roma ha dimostrato di essere di caratura europea. Fino a che punto? Questo non si sa. Anche perché non sappiamo fino a che punto manchino per raggiungere il top giocatori ancora utilizzati a sprazzi (Iturbe), o fuori per infortunio (Strootman). Ma sappiamo che c’è qualcosa di importante, senza neppure il bisogno di chiedere a Garcia se pensi di battere il Bayern: certo che lo sogna, certo che forse arriva addirittura a pensarlo, come un anno fa pensava di affrontare alla pari la Juventus. Capita ai cavalli (scusi la citazione, Lotito) di razza di giocare per vincere. Sempre