Fresco di ritorno in Nazionale, il centrocampista belga Radja Nainggolan è stato intervistato da un’emittente del suo Paese. Il Ninja ha raccontato gli inizi della sua carriera italiana fino all’arrivo nella capitale lo scorso gennaio presso la società giallorossa.Il calciatore ha sottolineato le immarcescibili qualità di Francesco Totti, concludendo con un’analisi della sua avventura in Nazionale, nel computo della quale il passaggio alla Roma ha svolto un ruolo importante, permettandogli di segnalarsi all’attenzione del selezionatore Wilmots, il quale non lo aveva considerato per la spedizione ai mondiali brasiliani. Queste le sue parole:
“Fosse stato per me sarei tornato in patria dopo pochi mesi fortunatamente è stato fondamentale mio fratello, che mi ha convinto a rimanere – confessa Nainggolan – quindi è anche grazie a lui se oggi sono a Roma. Abbiamo un ottimo gruppo, c’è davvero molto talento e le nostre prestazioni possono solo migliorare. Adesso e nei prossimi anni.”
Il commento su Totti:
“A 38 anni fa ancora la differenza per me è un piacere giocare insieme a lui. È un ragazzo semplice, umile e sempre molto rilassato”.
Sul rapporto con la Nazionale belga con cui é andato a segno nella recente sfida contro la Bosnia:
“Non avevo mai avuto una vera opportunità. Ora l’ho avuta e l’ho sfruttata. Il peccato è che la gente dica ‘Era contro Andorra’. Ma è sempre più difficile giocare contro una squadra che si difende”.
Sulla mancata convocazione per il Mondiale che gli ha fatto “molto male”:
“Non ho capito perché non ci sono potuto andare, ora spero di restare nel gruppo e di partecipare ai prossimi Europei o ai prossimi Mondiali”.
Il centrocampista giallorosso parla anche dei suoi tatuaggi:
“Ho il mio nome e cognome in cinese, ho anche delle date importanti della mia carriera e della mia vita. Il mio corpo è coperto di cose personali e di cose che amo”.
Fonte: Rtbf