Queste le parole di Simone Perrotta, attualmente consigliere federale ed ex centrocampista giallorosso:
“E’ paradossale, forse, visto il passivo subito dalla squadra di Garcia, ma la Roma esce da questo infelice turno di Champions con la tifoseria dalla sua parte. La Roma poi ha acquisito una forza in campionato che neanche questa sconfitta non le toglierà”
Dopo il 7-1 contro il Manchester United:
“Facemmo quattro gol alla Samp. Per noi furono dei giorni diversi, andammo tutti in sala stampa a chiedere scusa per il risultato, anche se “scusa” secondo me non era il modo giusto, perché le scuse devono arrivare quando ti devi vergognare di qualcosa. Invece era una partita di calcio, noi avevamo messo tutto in campo, così come la Roma ha fatto col Bayern.
Come si vive un 1-7?
“Non mi sento di dare un consiglio ai giocatori, sono una grande squadra. La medicina migliore è la vittoria per superare la sconfitta. Si supera con la consapevolezza che sei una grande squadra, il risultato è difficile da superare. La squadra ha le qualità calcistiche e morali per uscirne. Martedì ero allo stadio ed è stato emozionante vivere lo stadio, sentire la curva che ha chiesto alla squadra di andare a fine partita è stato un grande segno di maturità, difficile da vedere in Italia. Un altro attestato, ma non ce n’era bisogno, che fa capire quanto la tifoseria sia attaccata alla squadra”.
Anche il fair play sugli spalti a fine partita è stato un segno di cambiamento:
“Mi ha sorpreso per certi versi. Anche i giocatori in campo non si sono mai lasciati andare ad atteggiamenti irrispettosi o di nervosismo, che spesso si vedono in questi casi. E’ stato un messaggio edificante, che si dovrebbe vedere su tutti i campi”.
Nulla di compromesso dunque:
“La Roma quest’anno può vincere lo scudetto. Forse il problema di martedì è stato proprio quello di sentirsi in qualche modo alla pari col Bayern o comunque in grado di fare il tuo gioco anche con un avversario più forte. Ma la forza della squadra resta intatta”.
Fonte: rete sport