In Figc è allarme rosso. I nuovi criteri di assegnazione dei contributi da parte del Coni probabilmente porteranno ad una sforbiciata ai 62 milioni annui. Si parla di circa 20-25 milioni in meno: troppi per il mondo del pallone che punta ad arrivare compatto alla giunta Coni di martedì che svelerà le cifre ufficiali.«Presenteremo al Coni le nostre considerazioni anche di natura politica affinchè sappia che la seconda federazione italiana ha un milione di tesserati in meno di noi. Il metodo di giudizio mi sembra che si commenti da solo»,avverte il presidente Figc Carlo Tavecchio. «Non si può pensare che non siamo in apprensione – ammette – Non farò dichiarazioni sulla questione perchè non sappiamo cosa succederà. Ma siamo una delle componenti sportive che merita l’attenzione che ci compete».
Intanto il Consiglio federale di oggi è servito soprattutto a serrare i ranghi tra componenti e leghe. «Dobbiamo capire quale potrebbe essere il nostro atteggiamento dopo l’incontro in giunta Coni – dice il presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi – C’è unità di intenti e preoccupazione perchè non si sanno ancora i criteri. Preoccupazione perchè da quello che si dice ci sarà una riduzione di risorse verso il calcio. Però è strano che abbia questa situazione all’interno del Coni visto che è uno degli sport che in Italia ha un grande impatto sociale oltre che un grande numero di associati, appassionati e di visibilità».
Si schiera anche il n.1 della Lega di Serie B, Andrea Abodi: «Pronti a dare battaglia? Bisogna prima aspettare e poi valutare. Il consiglio federale è compatto e cercherà di difendere non un privilegio ma un ruolo che è una cosa ben diversa. C’è stata un’assoluta compattezza da parte del consiglio e questo credo dia la possibilità al presidente Tavecchio di andare in Giunta Coni martedì con la forza di una compattezza». Abodi quindi svela: «Conteranno gli argomenti ed i contenuti della relazione che Tavecchio farà al Coni, chiedendo anche che ci sia un approfondimento e magari un differimento dei termini perchè non possiamo certo intervenire in termini di bilancio nel corso di una stagione avviata».
Si prosegue comunque sulle riforme: oggi il via alle linee di indirizzo sul fair play finanziario sul modello Uefa e intesa su tetto rose a 25, tesseramento extracomunitari (con l’obbligo, sul modello inglese, del curriculum per uno dei due giocatori ammessi), incompatibilità e decadenza dalle cariche societarie che saranno approvate nel prossimo consiglio. Inviato inoltre al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Graziano Delrio un documento che riassume diversi ‘Provvedimenti normativi a sostegno dello sport’: dalla revisione della legge sul professionismo alla tutela dei marchi. «Questo consiglio segna l’inizio delle riforme – spiega Tavecchio – È un discorso importante perchè dà risposte a coloro hanno individuato questa amministrazione come lenta e non propositiva. Invece da un mese e mezzo lavora 24 ore su 24 per presentare una faccia moderna del calcio italiano e lo faremo finchè avremo il consenso e la forza di farlo 24 ore su 24».
Probabile il riferimento al presidente della Juve Andrea Agnelli che oggi aveva detto che l’elezione di Tavecchio è stata «una sconfitta del calcio italiano». «Non mi permetto di fare considerazioni ad personam – glissa il n. 1 di via Allegri –, ognuno può pensare come vuole nei miei confronti e del consiglio federale. Noi stiamo lavorando per attuare il programma. Abbiamo ricevuto a suo tempo un programma su un foglietto di carta strong, noi invece abbiamo fatto un volume. Se basta un foglietto di carte per ottenere le riforme in Italia…».
Fonte: ansa