Con il Cesena tocca nuovamente a Mattia Destro, il centravanti incompreso. Per carità, forse è eccessivo ma l’ex senese è certamente vittima di un paradosso: più segna, meno gioca. Possibile? I numeri sono lì a confermarlo. Degli attaccanti a disposizione di Garcia, Destro – eccezion fatta per Iturbe, che però ha collezionato due infortuni che ne hanno limitato l’impiego – è quello che sinora ha giocato meno: 744 minuti Gervinho, 628 Totti, 554 Florenzi, 435 Ljajic. Lui solo 374 minuti. Eppure quando è partito titolare – 4 volte in stagione – ha (quasi) sempre lasciato il segno. Un gol bellissimo contro il Verona (pallonetto da una quarantina di metri), un altro facile con il Cagliari (appoggiando di piatto in rete un invito di Florenzi) e l’ultimo di prepotenza con il Chievo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, rimanendo a secco solamente a Empoli. Eppure dietro al totem Totti le possibilità di mettersi in mostra sono pochissime. A tal punto che Destro sinora è stato sempre impiegato nei match considerati più abbordabili (deve ancora debuttare in Champions League): 0 minuti con Fiorentina, Cska Mosca, Manchester City e Bayern Monaco, appena 13 con la Sampdoria e 15 con la Juventus. Motivi? Partecipa (forse) poco alla manovra? O più semplicemente perché con Totti in queste condizioni, sarebbe difficile per chiunque trovare spazio? Oggi Garcia gli regala una nuova chance (con lui titolare in due anni, 15 vittorie in 19 gare). Destro è pronto a coglierla al volo, consapevole che, pur segnando, non avrebbe comunque garantito il posto sabato per Napoli-Roma.
Fonte: tuttosport.com