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CONFERENZA STAMPA Garcia: “Manolas dovrebbe farcela. Napoli squadra sempre pericolosa, domani sia una festa”

Rudi Garcia
Rudi Garcia

Rudi Garcia torna in sala stampa; dopo la vittoria sul Cesena con la quale la Roma ha agganciato la Juventus in testa alla classifica, il tecnico francese parla da Trigoria prima del complicato match di domani a Napoli.

Se Manolas non riuscisse a farcela, chi preferisce in difesa tra De Rossi e Keita?

“Vedremo dopo l’allenamento, spero possa giocare Manolas ma penso di si. Metteremo comunque un mediano vicino a Mapou”.

Per il contesto ambientale, Napoli è la più difficile della stagione?

“E’ sempre difficile, il Napoli in casa è anche più forte. Siamo concentrati sulla partita perché sappiamo delle difficoltà ma non cambierà il nostro atteggiamento”.

Un messaggio ai tifosi?

“Il calcio deve essere una festa, il bello è che abbiamo tutti la stessa passione. Bisogna riflettere su questo”.

Cosa si aspetta dal match? Quali sono le insidie?

“Una partita non è mai prevedibile. Loro hanno qualità offensiva, ma anche difficoltà in difesa i numeri lo dimostrano. Poi conta l’aspetto fisico, noi e loro giochiamo ogni tre giorni. C’è sempre un punto interrogativo per questo, dovremo essere al 100% in ogni momento per sfruttare ogni calo loro”.

Due ko a Napoli l’anno scorso. Cosa vi ha insegnato questo?

“Dobbiamo dimostrare di essere migliorati, anche con una rosa incompleta. E che giochiamo ogni tre giorni. L’anno scorso è passato, quest’anno forse sarà diverso. Sappiamo tutti che Napoli è una trasferta difficile, ma siamo primi e vuol dire che abbiamo parametri positivi”.

Il colloquio con Destro?

“Sono cose che rimangono nello spogliatoio. Posso dire che l’allenatore pensa alla squadra e ai giocatori, un giocatore pensa più a se stesso”.

Dal suo arrivo in Italia si aspettava che il calcio italiano avesse dei problemi extra-calcistici così importanti?

“Non sono la persona adatta per parlarne. Posso parlare dei miei 16 mesi qui, anche in Francia ci facciamo delle domande sulla sicurezza. Dobbiamo fare in modo che il calcio sia una festa e non una guerra”.

Allegri è sotto torchio: colpa sua o merito della Roma che fa meglio?

“Voi dovreste chiedere questo ai vostri colleghi a Torino. Non mi occupo di queste cose, guardo alla mia squadra e al campo. Noi società abbiamo bisogno della stampa e voi avete bisogno dei vari club. Io faccio il mio mestiere e basta”.

La classifica rispecchia quello che si è visto finora?

“Siamo a un quarto del campionato, già sappiamo quali sono le forze anche se ci sono tante partite e non sappiamo come finirà questa stagione. Sarà un campionato diverso dall’anno scorso, faremo in modo di rientrare nei due primi posti, ci saranno però punti persi per strada da tutti”.

Iturbe: non ha ancora capito la grande squadra o è un periodo di difficoltà fisica?

“Penso la seconda: quando torna da un infortunio un calciatore parte forte ma poi c’è un calo fisico che non gli permette di esprimersi in velocità. Con il Cesena ha giocato abbastanza, io resto sempre dello stesso avviso: ha capito il nostro gioco”.

Questo modo di impiegare Destro è il massimo che può offrirgli?

“Nella mia testa Mattia non è sotto gli altri, ci sono sempre parametri da rendere conto. Se giochiamo in casa o in trasferta e contro chi. Decido se giocare con due punte o solo con una con varie caratteristiche. Faccio sempre le mie scelte, ovvio conta anche il piano fisico. Si gioca sempre in maniera diversa anche quando c’è Gervinho e Adem. Finchè ho questi sette attaccanti ho grande possibilità di scelta, io so comunque che le scelte sono giudicate sul risultato finale”.

Per risollevare il morale serviva anche il ko della Juventus?

“Ho sorriso perché dopo la Champions sembrava lo spogliatoio fosse a terra, e non era vero. Ora sembra che siamo sulle nuvole, e non è vero neanche questo. Vogliamo sempre fare il massimo e lavorare bene, se continuiamo così possiamo sfruttare tutte le qualità. Io sono soddisfatto del gruppo, è unito ed è la base per fare bene”.

Tagliavento sarà l’arbitro: teme che sia poco sereno per l’ambiente?

“Ho sempre fiducia nei sei arbitri, oggi non cambio atteggiamento. Dopo le partite ci sono cose da dire, ora speriamo non ci sia nulla da dire dopo Napoli”.

 

Redazione Gazzettagiallorossa.it

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