(G. Giubilo) Una sfida intrigante, nel campionato che la supremazia delle capoliste ha diviso in due tronconi. A Napoli la sicurezza sembra essere la maggiore preoccupazione, non resta che affidarsi alla speranza di un soprassalto di civiltà, da parte di tutti. La Roma si trascina i suoi rimpianti: è infatti incontestabile che se Rocchi avesse fatto l’arbitro invece di improvvisarsi giustiziere mascherato, adesso Garcia avrebbe sei punti di vantaggio sulla Juventus, senza avere usurpato mai mezzo risultato di quelli che hanno segnato il suo cammino.
Gli altri rimpianti non richiamano responsabilità esterne, a meno che si possa imputare qualcosa agli staff sanitari, ma i dati di fatto riguardanti la difesa sono terrificanti. Nell’anno dei record, la stagione scorsa, la linea davanti a De Sanctis era formata da Maicon, Benatia, Castan e Balzaretti, un reparto del quale non sono rimaste neanche le stringhe delle scarpe.
I ricorrenti guai muscolari obbligano il tecnico a soluzioni di ripiego, ma il francese professa piena fiducia nei sostituti di turno, anche se i centrocampisti hanno speso molte energie. Per l’attacco soltanto problemi di scelta, frorse quando diventerà adulto Destro comprenderà che la concorenza è una schiera di campioni, forse si farà una ragione.
Totti indispensabile per il posesso di palla, una delle maggiori risorse per i giallorossi, che nonostante le molte assenze sembrano in grado di giocarsela almeno alla pari, nonostante l’handicap di un tifo contrario totalmente a senso unico.