“La rissa alla fine del mio rapporto col Milan? Alcuni snobbavano i tifosi e finimmo alle mani”, a raccontarlo è Marco Amelia, ex portiere di Roma, Livorno e Milan,. Era l’inaugurazione di Casa Milan, nel maggio scorso, racconta il portiere di Frascati, “è stata l’unica volta che ho messo le mani addosso a qualcuno, a Bonera precisamente, ma in quell’occasione se l’è meritata. I dirigenti avevano chiesto alla squadra di scendere dal pullman per andare a salutare i tifosi, molti dei quali avevano preso un giorno libero dal lavoro per venire a vederci, per altro era stata un’annata ridicola per il Milan. I giocatori più rappresentativi non volevano scendere, poi, obbligati dai dirigenti, scesero. Quando risalimmo alcuni facevano i “simpaticoni” e finì in rissa. Il pullman è oscurato, ma la storia è venuta fuori lo stesso perché qualcuno non si è fatto gli affari propri. Mi dispiace sia venuta fuori, ma è andata così”.
Dall’ultimo episodio, negativo, nel calcio che conta, al sogno ricorrente di Marco Amelia, campione d’Italia 2000-2001 con la Roma di Capello, seppur da terzo portiere: “Ho sempre sperato, anche quest’anno, di tornare in giallorosso – spiega Amelia -. In tutta la mia carriera ci ho creduto almeno un centinaio di volte, anche vedendo che cambiavano dirigenti e poi società. Mi sono offerto con proposte indecenti, ma non si è verificato e non per colpa mia. All’inizio di questa stagione ho chiamato i dirigenti mettendomi a disposizione, ma la Roma aveva già tre portieri, poi è dovuto rimanere anche Curci per le liste Champions, quindi un quinto portiere non sarebbe servito”.
Fonte: retesport.it