(C. Zucchelli) Pallotta sogna per lui un futuro da ambasciatore del club. Lui, Francesco Totti, si sente però ancora troppo calciatore per pensarci, anche se a Sky Germania ammette: «Gli anni passano e purtroppo c’è sempre una fine, però mi godo queste ultime stagioni da calciatore con passione. Sicuramente rimarrò nel progetto americano della Roma». A 38 anni, il gol al City ha avuto un sapore speciale.
E non tanto per il record, ma perché, dice Totti «ci ha permesso di non perdere». Essendo in Germania, il capitano della Roma non può non parlare di Gomez («è molto forte, riesce sempre a fare la differenza») e Klose («È un grande professionista, ma soprattutto un grande attaccante»), e si augura che «il Pallone d’oro vada a un tedesco, per via del Mondiale». E non è ruffianeria.