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GAZZETTA DELLO SPORT L’Olimpico aspetta l’inglese misterioso: ultima chiamata

Cole
Cole

Cinquecentoquaranta minuti nelle prime 10 giornate di campionato quest’anno, 773 la scorsa stagione in Premier. La speranza di Ashley Cole è che ora non si ripeta quanto successo un anno fa: perché dopo la decima giornata il Chelsea decise di metterlo in panchina per le successive sette giornate mentre domani, Garcia sembra volerlo rilanciare dopo i 45’ contro il Bayern. Non è l’ultima chiamata, giurano da Trigoria, ma la sensazione è che con Holebas sicuramente out ed Emanuelson mai preso in considerazione, all’inglese sarà consegnata un posto da titolare più per necessità che per scelta. Se poi dovesse dare segnali di ripresa, Garcia sarebbe ben felice di sceglierlo come titolare per la fascia sinistra, come pensato a giugno quando insieme al d.s. Sabatini decise di ripercorrere con lui la strada intrapresa con Maicon.

I DUBBI – Il brasiliano però, dopo appena un paio di allenamenti a Trigoria, fece capire di essere lui il padrone della fascia destra mentre Cole, che pure non ha saltato un allenamento e ha sempre avuto un comportamento da tutti definito esemplare, questa certezza non l’ha mai avuta né, tantomeno, mostrata. Per questo la Roma sta correndo ai ripari, cercando per gennaio un altro terzino sinistro, a meno che lui non torni quello di un paio di anni fa. Possibile? Il fisico dice di sì, il piede anche, le motivazioni in teoria pure. Visto che l’inglese non sembra avere voglia di andare a giocare negli States a metà campionato e, anzi, sembra avere tutta l’intenzione di arricchire la sua già ricchissima bacheca (3 campionati inglesi, 7 coppe d’Inghilterra, 1 coppa di Lega, 1 Champions e un’Europa League) con un trofeo italiano.

L’AMBIENTAMENTO – E allora, si chiedono i tifosi, cosa c’è che non va? Cole si è adattato bene alla vita italiana, la città gli piace, con la lingua non ha problemi visto che l’inglese lo parlano più o meno tutti. Semplicemente (ma poi è davvero così semplice?) il calcio inglese è profondamente diverso da quello italiano e la Roma di questi primi due mesi di stagione ha avuto meno sicurezze di quella dello scorso anno. Basti pensare che della difesa titolare pensata in estate da Garcia e Sabatini si è avuta traccia soltanto per i primi 45’ di Empoli, quando hanno giocato De Sanctis, Maicon, Manolas, Castan e lo stesso Cole.

TABLOID E QUOTIDIANI – Il quale, tra l’altro, in campionato è da 8 partite che alterna una gara da titolare e una panchina ma questo, evidentemente, non interessa ai tabloid inglesi, che lo seguono costantemente come ai tempi in cui era sposato con la popstar Cheryl. Anche la stampa italiana lo segue, ma con più discrezione. E questo è uno dei motivi per cui, evidentemente, si trova tanto bene a Roma. Non gli danno fastidio neanche le voci di mercato, tra cui quelle su un calciatore che, domani, ritroverà da avversario. Nel Torino gioca infatti quel Darmian che, in estate, tanto piaceva a Sabatini per la sua capacità di giocare sia a destra sia a sinistra. L’interesse non è scemato, ma non è scemata neanche la richiesta di Cairo che parte da 10 milioni. Cifra che la Roma non ha voluto spendere per i terzini, considerando che a destra non è arrivato nessuno e a sinistra tra Cole, Holebas ed Emanuelson è stato speso appena un milione di euro, versato all’Olympiacos per il greco. Una scelta che, finora, non ha pagato.

 

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