«Non so su quali presupposti e da quali fondi il calcio recuperi qualcosa, ma se c’è un’intesa fra il presidente della nostra federazione e il presidente del Coni non può che far piacere». Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, si esprime così sulla «soluzione» individuata dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, per ridurre ulteriormente i tagli al mondo del calcio decisi dal Comitato olimpico nazionale. «Taglio finale di 18 milioni? Oggi non so dire molto sui numeri, ho letto qualcosa sui giornali. Tavecchio non ci ha ancora illustrato e penso che lo farà nel prossimo consiglio federale. Ma essendo una diminuzione della contribuzione merita delle riflessioni da parte di tutti», dice Tommasi, oggi in Figc per una riunione informale delle componenti sulle riforme. «So che anche durante il Consiglio Nazionale del Coni c’erano state delle discussioni, con interventi delle altre federazioni a commento di questa cosa, e di certo non è semplice per il presidente Malagò. C’è da capire la situazione, io mi ero astenuto dal voto sulla redistribuzione dei fondi anche perché ho conosciuto la situazione solo a fine ottobre e non ho avuto nemmeno il modo di approfondirla. È un tema che sicuramente tocca a livello federale i bilanci, anche previsionali, quindi bisogna vedere come verranno gestiti i numeri», sottolinea Tommasi.
«Ho detto che legare i fondi ai risultati è un rischio e lo confermo. Mi sembra che ieri (incontrando le azzurre del volley, ndr) lo abbia detto anche il premier Matteo Renzi che a volte si vince anche senza le medaglie. Penso che nei criteri di ripartizione debba essere tenuto conto di tutto il lavoro che lo sport fa sul territorio e della sua valenza a prescindere dalle medaglie. Il rischio -evidenzia Tommasi– è che premiando il risultato in maniera eccessiva si perdano per strada altri aspetti dello sport». Nella riunione odierna, precisa il n.1 del sindacato dei calciatori, il tema non è stato toccato: «Normale dialettica federale, sono riunioni informali e adesso sono sul tavolo varie questioni di cui parleremo nel consiglio federale del 20 novembre».
Fonte: adnkronos