(T.Riccardi) – Veniva dal cuore. Non era una canzoncina buttata lì, via etere, per far ridere i più. Non era nemmeno una delle cosiddette “affermazioni grave”, condita da aggettivi roboanti, per “creare opinione” e per avere un minimo di attenzione in più su ore di nulla. Niente di tutto questo. Era una semplice telefonata in una radio di un tifoso anonimo, in una mattina qualsiasi di qualche anno fa. Veniva dal cuore. Un concetto semplice, il migliore per dichiarare il proprio amore calcistico: “La frase più bella del mondo non è ti amo, è la Roma in vantaggio”. La sintesi. Poche lettere, ma sufficienti per far capire il senso.
Quante volte, incollati a una radiolina o davanti a una tv, avrete esultato ascoltando il cronista di turno dire: “La Roma è passata in vantaggio…”. Vera. Bella. Definitiva, anche se non può esserlo per definizione. Veniva dal cuore. È sempre stato così per ogni innamorato di questi colori, anche se nessuno – forse – ci aveva mai pensato fino a quel momento. Ed è così anche quest’anno dal punto di vista statistico per la Roma targata 2014-2015. Proprio così. Secondo uno studio Opta, la squadra di Garcia è la prima in Italia per minuti in vantaggio: 484 in 11 match disputati finora. Meglio di Juventus e Lazio, rispettivamente a 475 e 430. Il dato si riferisce alla somma del tempo in cui la formazione ha avuto un parziale favorevole durante questo torneo.
Per esempio, la prima partita di campionato contro la Fiorentina: Nainggolan sblocca al ventottesimo minuto con un tiro di destro in perfetta coordinazione dopo un affondo pericoloso di Gervinho. La partita, al novantesimo, si conclude sul 2-0 con la rete conclusiva dell’attaccante ivoriano nel finale di gara. Dunque, sessantadue minuti totali (recuperi esclusi) di supremazia. Un altro caso, la sfida contro la Juventus: la Roma – nei novanta minuti – è stata avanti per sessanta secondi netti, dal gol di Iturbe (al quarantaquattresimo) al pareggio di Tevez su rigore. La gara dello Juventus Stadium, oltre al pareggio a reti bianche di Genova con la Sampdoria e al ko di Napoli, è una delle tre occasioni in cui la formazione capitolina non ha segnato il primo gol della partita. Nelle restanti otto è sempre passata, segnando per prima: Nainggolan contro la Fiorentina, l’autogol del portiere Sepe a Empoli viziato da un tiro potente del centrocampista belga dalla distanza, Destro all’Olimpico contro il Cagliari, Ljajic a Parma, Florenzi con l’Hellas Verona, ancora Destro con il Chievo e con il Cesena, Torosidis contro il Torino.
L’attaccante ascolano, tra i romanisti, è quello che più degli altri ha rotto l’equilibrio degli incontri giocati finora: tre volte. Chi ha fatto peggio in Serie A è, invece, il Verona che è stato per meno minuti in vantaggio, appena 89. Il gruppo di Mandorlini è ultimo nella particolare graduatoria, anticipando addirittura il Parma fanalino di coda (106). Il Parma, peraltro, è anche il club che è stato per più minuti in svantaggio (461), seguita dal Cesena (379). Solo la Juventus è stata sotto per meno tempo della Roma: 89 minuti bianconeri contro i 96 i giallorossi. I minuti di svantaggio di Totti e compagni sono facilmente riconducibili: 9 contro la Juventus, 87 a Napoli. Ma il numero più interessante resta un altro: 484 minuti. In vantaggio. La Roma in vantaggio.
Fonte: AS Roma Match Program