Diciotto settembre 2014, per la Roma è il ritorno in Uefa Champions League dopo tre anni e mezzo di assenza. La formazione di Rudi Garcia velocemente cancella l’emozione dell’esordio e al 26 minuto del primo tempo il tabellone segna già 3-0. Ma si inceppa qualcosa. Qualcuno, per meglio dire. Iturbe durante una fase di gioco si ferma e chiede il cambio. Per l’argentino si tratta di un infortunio muscolare, una delle poche note negative della giornata, e al suo posto il mister fa scaldare e poi entrare Alessandro Florenzi. Per il centrocampista romano e romanista è l’esordio nella competizione. Per “Ale” e non solo rimane fortissimo il ricordo della gara di andata.
Alessandro ci racconti quanto è durata l’emozione dell’esordio all’Olimpico?
“Pochissimo, giusto il tempo di toccare il primo pallone. Poi per me è stato facile, la partita aveva già preso la piega giusta, vincevamo 3-0 e avevamo la gara in mano”.
Qual è stato l’elemento determinante per la riuscita di quella gara?
“Tutto è andato bene, siamo partiti alla grande e non abbiamo mai permesso ai russi di entrare in partita. Il modo migliore per presentarci nel calcio che conta”.
Siete andati al riposo sul 4-0, poi al 5’ cross di Torosidis… l’hai toccata o no quella palla?
“Io sono certo di sì. Alla fine non importa che il gol sia stato assegnato a Ignashevich, l’importante è che sia stato il gol che ha definitivamente chiuso la partita”.
Torniamo all’inizio, il giorno del sorteggio dei gironi, cosa hai pensato?
“Non so se il nostro gruppo sia il più difficile di questa prima fase ma certamente uno dei più difficili. Ce lo aspettavamo visto che siamo di quarta fascia e poi come ha detto subito il mister giochiamo la competizione più importante d’Europa è giusto che incontriamo le squadra più forti”.
Quel giorno avresti mai immaginato di trovarti alla vigilia della gara 5 secondi in classifica?
“Non abbiamo mai fatto previsioni, ma certo siamo soddisfatti del cammino fatto fino ad ora. Siamo chiamati a continuare a fare bene”.
Cosa non ha funzionato invece nella gara contro il FC Bayern Munchen?
“In quella gara è andato tutto male. Sono i campioni di Germania e in questa prima fase sono a punteggio pieno, vincendo quattro gare su quattro. Il nostro obiettivo è arrivare secondi e raggiungere la qualificazione”.
Allo stadio Arena Khimki che gara sarà?
“È una gara molto importante, alla quale arriveremo con la massima concentrazione. In casa sono molto temibili, e per nostra fortuna non avranno il sostegno del loro pubblico, visto che giocheremo a porte chiuse. Non dobbiamo fare l’errore di credere che tutto sarà facile come all’andata, perché loro sfrutteranno al massimo le loro potenzialità per cancellare la brutta prestazione dell’Olimpico. E poi farà freddissimo, noi non siamo abituati a giocare a temperature così rigide e invece loro sì”.
In difesa si fanno sentire parecchie assenze, se i mister ti facesse giocare in difesa?
“Gioco sempre con entusiasmo e voglia, dovunque mi dica il mister!”.
Ci fai un pronostico?
“Vinciamo noi!”.
Chi si qualifica nel nostro girone?
“Il primo posto è già matematicamente assegnato ai tedeschi, e noi in questa partita ci giochiamo al 90% la qualificazione. Io credo che abbiamo buone possibilità”.
Quindi?
“Passa la Roma, sicuro”.
Fonte: Match Program As Roma