(D. Stoppini) – Il rinnovo era nell’aria. Ma come in tutte le cose che più o meno si danno per scontate, c’è sempre un po’ di pudore a parlare di soldi. Ecco, De Sanctis e la Roma si sono trovati anche su questo: nessuna riduzione di stipendio, la società giallorossa ha fatto firmare al portiere un contratto fino al 2016 con la conferma dell’attuale ingaggio, 1,2 milioni netti. Di più: una volta smesso di giocare, De Sanctis avrà un ruolo dirigenziale. E tutti felici. Rudi Garcia per primo, che con la conferma di De Sanctis vede ratificata la sua strategia: un largo nucleo di giocatori esperti nel cuore della Roma e i giovani (solo) come contorno. «Mi ero prefissato il traguardo di chiudere la carriera al più alto livello possibile, ci sono riuscito — ha commentato De Sanctis —. Qui ho trovato un grande ambiente e una società preparata. Ora voglio conseguire degli obiettivi a brevissima scadenza». Lo scudetto, ovvio. Poi, in ogni caso, sarà ancora De Sanctis. Che nelle idee di tutti nella prossima stagione sarà il partner del portiere che verrà, un portiere titolare: Neto è il favorito, Cech pare solo una suggestione.
FLORENZI E IL VERTICE Non è una suggestione il rinnovo di Florenzi, il prossimo a cui sarà ritoccato il contratto: accordo a un passo, annuncio probabile entro Natale. Quando il quadro del mercato della Roma sarà chiaro: è in arrivo Pallotta, subito dopo il match col Manchester City è previsto un vertice con il d.s. Sabatini e il d.g. Baldissoni. A Garcia serve almeno un centrale, forse pure un terzino. Per dar ragione a De Sanctis sugli obiettivi «a brevissima scadenza»