(E.Menghi) – Totti da un lato, l’erede dall’altro. Avrebbero potuto giocare insieme, se Jovetic avesse ceduto alle lusinghe della Roma due anni fa: «Mi ha cercato, è vero. È sempre stata una grande squadra, ma ho firmato per il City e sono contento. Voglio provare a segnare ai giallorossi, perché questo è il mio dovere. Mi ricordo il 2-1 all’Olimpico quando ero alla Fiorentina, ho segnato e fatto l’assist per Lazzari. Ci aspettiamo un ambiente caldo, sarà una bella sfida». È stato lo stesso capitano romanista ad eleggerlo suo erede e non può non fargli piacere: «Se lo dice lui, vuol dire che sono sulla buona strada, ma non l’ho superato, sono ancora giovane». Ha due anni in più del connazionale Ljajic: «Sono contento di ritrovare il mio amico Adem, per me è uno dei più forti in Italia». Jovetic dovrebbe essere in campo stasera per assistere Dzeko, entrambi non sono al top, ma Pellegrini dovrebbe scommettere su di loro senza Aguero: «Non dipendiamo da un solo giocatore. C’è qualche dubbio, deciderò solo all’ultimo (Kompany ok al 90%, Kolarov, Silva e Fernandinho non sono al meglio, ma sono partiti con la squadra, ndc). Dobbiamo giocare all’attacco per vincere». La sua panchina ha traballato più di una volta, ma si sente sicuro: «Il mio futuro non dipende da questa gara. Abbiamo le carte in regola per qualificarci, se abbiamo battuto il Bayern possiamo battere qualsiasi squadra. La Roma ha la stessa pressione che abbiamo noi perché ha investito molto».