(M.Ferretti) – L’Uomo dei Record scalda i muscoli per continuare a stupire. “Hero”, titolarono i tabloid inglesi dopo la sua perla all’Ethiad Stadium di Manchester la dolce notte del 30 settembre. Con quel (mezzo) cucchiaio a Hart, il bamboccione biondo che difende (non sempre…) la porta del City, Francesco Totti si appuntò sul petto (anche) la medaglia di meno giovane bomber di Champions, 38 anni e 3 giorni, scavalcato il gallese Ryan Giggs, a segno con la maglia del Manchester United a 37 anni e 289 giorni. Solo che il capitano della Roma, che non ha alcuna intenzione di interrompere qui il suo cammino europeo («Vincere la Champions è il mio sogno più grande», ha confessato mille volte), ha messo nel mirino Ferenc Puskàs, che in Coppa dei Campioni fece gol con la maglia del Real Madrid contro il Feyenoord a 38 anni, 5 mesi e 20 giorni. Eliminare il City, proseguire la marcia europea passando per gli “ottavi” (che si giocheranno tra metà febbraio-metà marzo del 2015) gli consentirebbe, quindi, di tentare di cancellare con un gol anche il nome dell’ungherese dalla storia continentale. Intanto, per non farsi mancare niente, a Mosca, il 25 del mese scorso, ha allungato ancor di più i tempi del record conquistato a Manchester, avendo purgato il portiere russo Akinfeev su calcio di punizione 38 anni e 59 giorni dopo la sua nascita. Non male, vero? La faccenda, del resto, è nota: là dov’è l’arte, nulla è impossibile, e la classe non ha età…
TESTA E GAMBE
Dopo la rete all’Ethiad gli arrivarono addirittura i complimenti del premier Matteo Renzi, con il presidente James Pallotta che girava per il mondo mostrando orgoglioso la maglia numero 10 del suo capitano: stavolta, tirando le somme della serata, gli basterebbe ricordare l’abbraccio festoso dei suoi compagni e il boato dell’Olimpico. L’impegno contro i campioni d’Inghilterra non è assolutamente facile, eliminarli dalla Champions è impresa non facile, ma la Roma ha la possibilità concreta di centrare l’obiettivo. E, per riuscirci, sabato scorso ha tenuto a riposo in campionato il suo uomo più forte proprio per ritrovarlo al meglio stasera, quando ci sarà bisogno di testa, gambe e cuore.
IL RE DI INGHILTERRA
Totti conosce la Champions, ha alle spalle 54 partite e 17 reti ufficiali e, per questo, sa che in certe occasioni è necessario dare tutto e di più. Lui ha smaltito il pugno alla Tyson beccato a Mosca ed è tornato a guardare avanti a testa alta. Rudi Garcia sa che la Roma con Totti è una cosa e senza Totti un’altra, ma non solo per questo gli dà continua fiducia: il capitano trova spazio perché, nonostante tutto, è ancora il più bravo, quello che ti fa davvero la differenza, colui che ti può indirizzare la partita dalla parte giusta anche con una sola giocata. A Manchester ha zittito tutti con un tocco raffinato, Tottering (ovvero “barcollante”) scrisse il Daily Express per etichettare il City; The Italian Legend (Daily Mirror) oppure Italian Maestro (Star), i titoli dedicati a Francesco. Che stasera, con 720 partite e 294 gol già alle spalle, avrà un’ulteriore occasione per meritare le prime pagine. Come lui nessuno mai, al di là di tutto.