Il direttore generale della Figc, Michele Uva, a margine del convegno “La specificità dello sport e la formazione dei giovani atleti nel diritto dell’Unione europeà” ha dichiarato:
“Abbiamo fatto il primo passaggio con il sistema del ’4+4′ all’interno delle rose da 25 giocatori. È chiaro che in termini di un maggiore sviluppo delle squadre nazionali e dei settori giovanili se questo numero riuscisse ad aumentare ne avrebbe beneficio tutto il sistema. Il limite è già stato discusso dalla Uefa ma a nostro avviso va ampliato per arrivare in futuro al 50% di giocatori che provengono da settori giovanili in Italia. Non 8 su 25 ma 12».
«Chiaro che deve essere un obiettivo di natura anche politica perché ci sono delle norme comunitarie che in questo momento lo vietano -prosegue Uva-. Credo che sia un obiettivo dello sport non solo italiano ma europeo quello di valorizzare i vivai, e questo non vuol dire solo i cittadini italiani ma anche coloro che vengono a vivere in Italia». Tre i punti cardine da modificare: «La valorizzazione dei giovani senza perdere identità sul territorio, indispensabile per la crescita dei numero dei praticanti, la scoperta del talento e la valorizzazione dei principi dello sport. Questa è la cosa più importante. Il secondo l’armonizzazione fiscale a livello europeo per dare competitività uguale a tutte le squadre ed il terzo quello di utilizzare la specificità per ottenere degli obiettivi concreti».
Fonte: Adnkronos