(Repubblica.it) – Sarà per l’aria natalizia, ma la Uefa è andata leggera sulle decisioni in merito ai lanci di petardi e fumogeni durante Italia-Croazia, disputata a Milano lo scorso 16 novembre. Queste le decisioni: una gara parzialmente a porte chiuse (ovvero un settore di capienza non inferiore a 8.000 posti) ed 80.000 euro di multa alla Croazia, 13.000 euro di multa all’Italia.
LE MOTIVAZIONI – La commissione disciplinare dell’Uefa non ha quindi usato la mano pesante per punire i fatti di Milano, sui quali aveva aperto una procedura due giorni dopo i fatti, che avrebbero potuto costare alla nazionale croata uno o più incontri a porte chiuse ma anche una penalizzazione di punti nel girone di qualificazione. Per formulare il proprio verdetto la Commissione disciplinare si è basata sui rapporti dell’arbitro e dei vari delegati, sulle immagini televisive, nonché sui documenti forniti da Italia e Croazia. Nel prossimo incontro, la nazionale di Kovac ospiterà la Norvegia il 28 marzo, mentre gli azzurri di Conte ci sarà la trasferta in Bulgaria.