(A. Austini) – Una vigilia da condannati che chiedono giustizia in appello. Roma-Milan inizia oggi davanti ai giudici e prosegue domani sul campo. Garcia spera di sedersi in panchina e, magari, poter schierare Holebas.
Tutto dipende dalla Corte Sportiva d’Apello nazionale presieduta da Gerardo Mastrandrea e chiamata oggi – convocazione alle 14.45 – a decidere sul doppio reclamo presentato dal club giallorosso contro la sentenza senza precedenti emessa dal Giudice Sportivo sui fatti di Marassi. La Roma chiede la cancellazione delle due squalifiche: se per l’allenatore ci sono fondate speranze quantomeno su una sospensiva del provvedimento, con richiesta di ulteriori indagini a carico della procura federale, è più difficile sperare nella «riabilitazione» di Holebas.
Nel caso del tecnico, il ricorso curato dal dg Mauro Baldissoni e dal legale del club Antonio Conte va a contestare l’utilizzo di una fonte non «qualificata» (non essendo tra quelle citate nell’articolo 35 comma 1 punto 1 del Codice di Giustiza Spotiva) come il capo degli steward del Genoa, Enrico Meanto Cuneo. È stato lui a mettere nei guai Garcia raccontando agli ispettori federali, che nulla hanno visto di quanto successo nel tunnel, di aver schivato uno schiaffo dell’allenatore e di aver ricevuto uno sputo da un componente dello staff giallorosso.
Tosel ha preso per buona la testimonianza, confermata da altri due steward, e ha fermato per due giornate Garcia. Pare però che Meanto Cuneo, anche su pressione di Preziosi, sia disposto a ritrattare qualora oggi venisse chiamato in causa. O al telefono o inviando una mail ufficiale. La Roma porterà come testimoni il team manager Scaglia e il dirigente Tempestilli oltre, forse, a componenti dello staff di Rudi che si presenterà in prima persona in via Campania dopo aver diretto l’allenamento di rifinitura e parlato in conferenza a Trigoria.
Il tecnico è infuriato per il danno d’immagine e intende agire per vie legali contro lo steward. Vorrebbe intanto chiudere il 2014 al fianco della squadra per provare a conquistare la 30ª vittoria di un anno solare comunque indimenticabile. 29 successi, 6 pareggi e 11 sconfitte è il bilancio complessivo nelle tre competizioni, che lascia alla Roma la possibilità di giocarsi nel 2015 lo scudetto con la Juve e una ribalta in Europa League.
Bisogna battere il Milan per passare le feste a -1 dalla Juve che, come tutti pensavano dentro Trigoria, ha avuto vita facile a Cagliari. In attacco rientra Totti, con lui Ljajic e Gervinho che invita a «pensare solo a noi stessi: vogliamo vincere lo scudetto». A centrocampo c’è De Rossi insieme a Keita e Nainggolan, tre quarti di difesa sono fatti con Maicon, Manolas e Yanga-Mbiwa. A sinistra ci sarà Torosidis a meno di una grazia (difficile) per Holebas. Il vice di Palazzi, Marco Squicquero, lo ha fatto squalificare inviando una pagina di giornale con la foto del greco che mostra il dito medio ai genoani. Non sarebbe una prova valida per casi del genere, dirà la Roma. Oltre a far notare che i vari Chivu, Balotelli e Materazzi in passato se la sono cavata con una multa dopo gesti simili.