(M. Pinci) – Un panettone sulle paure autunnali. “Tutti al mare”, canta Totti sorridente lasciando il campo di Bologna, stesso sorriso di Luis Enrique quando rivendica il suo primo “successo” romanista:“Avete visto che ho mangiato il panettone?“. L’allenatore asturiano arriva al check point invernale ribaltando l’immagine che lo aveva accompagnato fino a due settimane fa, quando appariva stanco, fragile, quasi vinto. Oggi mostra il ghigno di chi sa di aver iniziato a mostrare qualcosa di bello: gioco convincente, identità chiara, capacità di controllare la partita, soprattutto due gol e una prestazione da grande squadra. Con il club giallorosso tornato a infilare risultati (7 punti tra Juve, Napoli e Bologna) e prestazioni maiuscole (2 vittorie di fila in trasferta), anche il campionato ha ritrovato una grande protagonista.
Presto per dire se la “splendida utopia”sognata da Luis Enrique e dirigenti in estate, si sia improvvisamente materializzata sull’orizzonte romanista. Se a Napoli aveva ritrovato risultato e prestazione di altissimo profilo, la Roma a Bologna ha scoperto la propria vera identità: possesso palla rapido (67 per cento), dominio territoriale schiacciante, una valanga di conclusioni verso la porta. Unico neo, le tante occasioni sciupate. “La partita più completa della mia squadra“, il pensiero di Luis Enrique, confermato anche da Totti: “La miglior gara, siamo stati superiori in tutto”. Convinzione con cui la Roma rilancia la propria sfida a una classifica che ancora fatica a regalare sorrisi.“Ma nel 2012 penseremo a fare grandi cose”, la promessa del capitano. Il nuovo anno inizierà con 4 appuntamenti – Chievo, Fiorentina in coppa Italia, Catania e Cesena – in due settimane che chiuderanno il girone di andata. E che potrebbero davvero regalare una Roma nuovamente protagonista in campionato, al pari dell’Inter restaurata da Ranieri. Le due sfidanti del 2010, arrugginite da un 2011 molto più che a corrente alternata, tra i propositi del nuovo anno hanno messo al primo posto una parola: rilancio.
Quello della Roma, è iniziato nel segno di Francesco Totti: non certo un caso che dal giorno del rientro dal primo minuto, contro la Juventus, la squadra abbia ritrovato gioco, idee, reti e una capacità di dominare la partita che nelle settimane precedenti aveva dimenticato. Una sola sconfitta nelle 8 gare con il numero 10 in campo, 5 i k. o. in altrettanti match senza di lui. Numeri limpidi: e se contro il Napoli Francesco era tornato ad agire da falso centravanti, a Bologna ha ritrovato la posizione di inizio stagione. Un trequartista più portato ad aiutare il centrocampo e impostare l’azione, che a concluderla.“In quella posizione posso far giocare in verticale la squadra creando palle gol per i miei compagni”, l’ammissione di Totti. La ricerca del primo gol stagionale continua, ma con la certezza che “in questo ruolo tutto gira intorno a me, posso essere più utile alla squadra”. Per Luis, forse persinoindispensabile.
Via libera e rompete le righe, ieri sera a Bologna: appuntamento direttamente al 2 gennaio per staff e giocatori, che ne approfitteranno per tornare a casa o godersi il caldo dei tropici, con in tasca una tabella di lavoro stilata dal tecnico e la promessa di mantenere un’attenzione particolare all’alimentazione. L’unico pensiero che la Roma si porterà in vacanza è il rinnovo di Daniele De Rossi. Da tempo si parla di un accordo vicinissimo tra il regista e il club. Eppure, l’annuncio di un prolungamento che farebbe stappare le bottiglie con qualche giorno d’anticipo sui festeggiamenti del capodanno manca ancora. Lecito essere in pensiero: con l’inizio del nuovo anno, De Rossi sarebbe libero di discutere con chiunque il proprio trasferimento a costo zero in estate. Poi, a partire dal 2 febbraio, potrebbe arrivare anche il sigillo di una firma con l’addio definitivo al club del suo cuore. Per questo, la Roma vorrebbe fare in fretta, dovendosi scontrare però con gli interessi dell’agente del giocatore, che continua a chiedere la luna. Una partita nella partita, che non aiuta di certo la Roma. “La firma arriverà quando troveremo l’accordo che adesso non c’è“, la confessione dell’a. d. Fenucci. La speranza è che a Natale anche i procuratori diventino più buoni.