(M. Ferretti) E adesso, per favore, guai a parlare di Capitan Futuro 2.0. Perché, chiedere conferma a Daniele De Rossi, l’etichetta non porta poi così bene. Di certo, Alessandro Florenzi legandosi alla Roma fino al 2019 ha fatto un bel passo in avanti per pitturare la sua carriera solo di giallo e rosso. Accompagnato dallo sguardo soddisfatto del dg Mauro Baldissoni, ieri ha firmato il rinnovo/prolungamento del contratto con la Roma (scadeva nel 2016): percepirà (si dice…) circa 2 milioni di euro a stagione (fino a due anni e mezzo fa ne guadagnava 30 mila l’anno…) e sarà vincolato fino al 2019. Cioè, fino a quando avrà 28 anni e alle spalle 17 stagioni da romanista, visto che è arrivato a Trigoria dalla Lodigiani (come Totti…) nell’estate del 2002.«Sono molto felice», il suo commento. E te credo…
UNA STORIA D’AMORE – Da il Messaggero del 5 settembre 2012. «Era poco più che un bambino quando si è affacciato per la prima volta a Trigoria, scelto da Bruno Conti, e giocava all’ala destra. Correva come un disperato, era di costituzione piuttosto esile ma, come si dice in questi casi, prometteva bene perché con il pallone tra i piedi ci sapeva davvero fare. Un dono della natura; forse anche un’eredità del padre Luigi, che era stato calciatore anche se al massimo era riuscito a giocare nell’Eccellenza laziale. Appesi gli scarpini al chiodo, Luigi, che insieme con la moglie Luciana gestisce un bar in un impianto sportivo ad Acilia, ha cominciato a fare l’autista di Alessandro, impegnato tre, quattro volte a settimana con gli allenamenti al Bernardini. Prima di indossare la maglia della Lodigiani, Alessandro era stato nella Scuola Calcio dell’Axa e poi alla San Giorgio Acilia. Il passaggio dalla Lodigiani alla Roma all’inizio della stagione 2002-03, cioè a undici anni: parte con i Giovanissimi, non gioca molto ma a Trigoria continuano a credere in lui e lo confermano anche per gli Allievi. E tra un impegno e l’altro con gli Allievi, Alessandro continua a non perdersi una sola partita della sua amata Roma all’Olimpico. È tifoso da sempre, uno di quelli che ci stanno davvero con la fede. Un bel giorno, proprio all’Olimpico, Ale incontra una bella ragazza mora della sua età, Ilenia, tifosa persa della Magica come lui. Tra i due scattano i primi sorrisi, poi si passa allo scambio dei numeri del telefonino e, oplà, sboccia l’amore. Un sentimento che li accompagna ancora oggi». E la sua prima partita da milionario, Ale la giocherà martedì contro Stramaccioni, che – con De Rossi senior – è stato uno dei suoi più convinti maestri a Trigoria. Ah, ironia del destino. Destino grato, stavolta…