(R. Do) – Stadio della Roma, torri dell’Eur, Olimpiadi, Vele. L’assessore alla Rigenerazione urbana, Giovanni Caudo, va a tutto campo sui progetti di medio e lungo termine per la capitale. A partire dal nuovo «tempio» dei tifosi giallorossi: «Noi abbiamo cercato di farlo diventare una cosa utile e importante. Abbiamo chiuso questa prima fase con il passaggio in Assemblea, che ha manifestato il pubblico interesse sulla proposta. Adesso possono succede diverse cose. La più probabile è che i proponenti ci presentino i progetti definitivi e quindi si aprirebbe la seconda fase di competenza regionale. Oppure che le condizioni che abbiamo posto sono talmente costrittive che il proponente privato decide di non procedere, ma quest’ultima mi sembra più difficile». Caudo, intervenuto a Radio Città Futura, ha aggiunto: «Per fare l’operazione, stadio e opere connesse, ci vogliono 30 mesi. Dipende da quando ci consegneranno i progetti».
Quanto alle ex torri del ministero delle Finanze, all’Eur, fallito il progetto di Renzo Piano di trasformarle in residenze, «adesso sono di proprietà di una società di Cassa depositi e prestiti che abbiamo incontrato più volte. C’è l’ipotesi di farle ritornare ad uffici. In particolare – ha rivelato l’assessore – una principale azienda nazionale dovrebbe trasferirsi in quelle torri». Ultimo tema, Roma e lo sport. Quanto alla candidatura per il 2024, «la proposta sulle Olimpiadi riguarderà la messa a regime, il recupero, la rigenerazione di tutti gli spazi e gli edifici già esistenti». Uno dei quali, forse il più travagliato, è la sfortunata doppia Vela incompiuta all’estrema periferia est. «Abbiamo lavorato con l’università di Tor Vergata e Calatrava per riconfigurare la destinazione di quell’area – ha concluso Caudo -. C’è un’ipotesi: mettere in almeno una delle due Vele la facoltà di Scienze naturali dell’università». Il che richiederebbe «circa 70 milioni » per completare l’opera.