(M. Ferretti) – Francesco Totti, pensieri e parole. «Purtroppo abbiamo buttato il primo tempo e non siamo riusciti a fare la nostra partita. Così siamo andati sotto di due reti… Quello che è accaduto nel primo tempo non ce lo spieghiamo: non siamo entrati al 100%, la Lazio ha segnato subito e si era messa bene per loro ma nel secondo tempo da parte nostra c’è stata una grande reazione, grande spirito. Abbiamo cercato anche di prendere i tre punti ma alla fine era importante non perdere. Nel secondo tempo siamo stati più cinici e abbiamo dimostrato di essere una squadra che può lottare per lo scudetto. Undici reti nel derby? Per un romano è una delle cose più belle che ci possano essere. Un orgoglio, una grande soddisfazione. Il selfie? Non sono abituato a seguire questa moda del selfie perché ci tengo molto alla mia vita privata, però è stato un momento indimenticabile. Il selfie è stata una cosa simpatica per ricordare questa giornata con i tifosi. Il cellulare era il mio e avevo chiesto cortesemente a Nanni (il preparatore dei portieri, ndr) di portarlo in campo». E via con un altro record. «Lo volevo io e lo volevano i tifosi, però speravo più nei tre punti che nei gol. Sono contento per me stesso ma anche per la reazione della squadra».
«UN MESSAGGIO ALLA JUVE» – Un punto guadagnato o due persi? «Per come si era messa un punto guadagnato: il derby è una partita a sé, lo sappiamo, ma abbiamo avuto una grande reazione. Non volevamo perderla e questa è la dimostrazione che lotteremo fino alla fine». Il secondo, uno dei gol più belli della sua carriera. «Ho visto il cross lungo di Holebas, ho visto pure che Marchetti provava l’uscita e poi è rientrato: l’unico modo per prendere quella palla era cercare di impattarla e mandarla sul secondo palo. La Juve? Ci sono sempre due squadre in lotta per lo scudetto. La Juventus ha qualcosa in più degli altri, ma cerchiamo di stare più vicino possibile a loro». Quel ritratto in Curva Sud nella scenografia iniziale? «Ringrazio i tifosi. E’ un amore eterno, che non finirà mai, la coreografia dice tutto. Questa è la Roma». E infine. «Lottando con le unghie, abbiamo evitato di perdere dimostrando di meritare la posizione in classifica che occupiamo. Il campionato è ancora lungo, c’è tempo».