(M. Pinci) «Allo scudetto credo ancora, non molliamo un centimetro». Rudi Garcia non perde occasione per ribadire le proprie sicurezze, e anche ieri, alla vigilia del match di stasera contro il Palermo, è tornato a specificarlo. Ma anche i giocatori hanno dimostrato al management romanista di credere al successo finale. Alcune settimane fa, subito prima della sosta per Natale, alcuni “senatori” hanno chiesto (e ottenuto) ai dirigenti Baldissoni e Sabatini un incontro sul premio scudetto. Un anno fa era stato il club a convocare i giocatori per definirlo, quasi a volerli motivare.
Ora invece una delegazione dello spogliatoio (non Totti), tra cui De Sanctis e De Rossi, ne parla con la società (ma non ci sono stati nuovi incontri). Su un argomento non si discute: la Roma non ha intenzione di concedere premi per il secondo posto, l’obiettivo è lo scudetto e di quello si parlerà. Anche perché, come si desume dalla relazione trimestrale del club, sono già previsti, in caso di titolo, bonus — inseriti nei singoli contratti sottoscritti con i giocatori — per 11,4 milioni (7,8 con la seconda piazza). Da cui magari scalare il milioncino di Borriello, vicino a trasferirsi al Genoa.
Un altro centravanti spera invece di chiudere le voci di mercato con una prestazione di alto livello: è Mattia Destro, che potrebbe passare in poche ore dal possibile trasferimento al Milan (tutt’altro che tramontato, a dire il vero) a una maglia da titolare con la Roma. Garcia ci pensa, le condizioni di Totti non esattamente perfette e le assenze per squalifica di Nainggolan e De Rossi (oltre a quelle di Gervinho e Keita) gli suggeriscono questa ipotesi. Che sia il classico 4-3-3 con Florenzi a centrocampo o un 4-2-3-1, con la coppia Pjanic-Strootman in mezzo e Ljajic trequartista. Belle notizie per Castan: la prossima settimana tornerà ad allenarsi in campo. Per rivederlo giocare è decisamente presto.